9 giu 2011

REFERENDUM NUCLEARE

Alla luce di quanto deciso dalla Corte di Cassazione, il quesito referendario fa riferimento ai due atti che hanno abrogato il nucleare e recita così:
Volete voi che siano abrogati i commi 1 e 8 dell’articolo 5 del decreto-legge 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?
Se il comma 1 parla dell’energia nucleare, il comma 8 in realtà è ben più vago e generale.

Dispone, infatti, che il Governo vari una nuova Strategia energetica nazionale, che “individua le priorità e le misure necessarie al fine di garantire la sicurezza nella produzione di energia, la diversificazione delle fonti energetiche e delle aree geografiche di approvvigionamento, il miglioramento della competitività del sistema energetico nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture nella prospettiva del mercato interno europeo, l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo nel settore energetico e la partecipazione ad accordi internazionali di cooperazione tecnologica, la sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, la valorizzazione e lo sviluppo di filiere industriali nazionali”.

In sostanza, questo non è più un referendum sul nucleare bensì sulla Strategia energetica nazionale del Governo: sulla sua stessa esistenza, non sui suoi contenuti.

Mettiamo qualche dato preso da TERNA :

Richiesta di energia in Italia : 326.165 GigaWattHora

Energia prodotta in Italia : 286.531 GWH

Energia acquistata all'estero : 45.761 GWH

La differenza che notate è data dall'assorbimento dei pompaggi ed altre piccolezze.

Perchè non sono contrario al nucleare :
1° diminuire la dipendenza dall'estero. Quel 15% - che può sembrare poco - in realtà può mettere in difficoltà l'intero sistema di distribuzione dell'energia sul territorio italiano. Vi ricordate quando quella mancanza di energia dalla centrale svizera fece un bordello di black-out ?
2° costruire centrali od infrastrutture in generale, vuol dire creare posti di lavoro, mettere in moto il cemento sta alla base della generazione di lavoro. Si attiva un effetto a catena che coinvolge parecchi settori.
3° cercare di levarsi dai cojoni francesi e svizzeri che mi stanno sui marones e la dipendenza dall'estero in generale.

Oh....OK.....mi ribattete ma, il pericolo radioattivo ? ......ecco dei dati del 2008 :

Il 35% dell’energia elettrica consumata in Europa è di fonte nucleare: nel vecchio continente sono accese quasi 200 centrali nucleari, 59 delle quali nella sola Francia, per una potenza di quasi 170 mila mw. E, a breve, entreranno in funzione altri 13 impianti, per ulteriori 11.800 mw.
Una parco centrali nucleari quello europeo fotografato dagli ultimi dati disponibili – relativi all’aprile scorso - dell’European Nucleare Society che vede i ‘vicini’ Francesi al top dela produzione nucleare: oltralpe quasi l’80% del fabbisogno eletrico del paese (il 78,5% per l’esattezza) arriva dall’atomo. Parigi batte anche la Federazione Russa che ha 31 impianti per 21.700 mw installati e sta realizzando altre 7 unità per altri 4.700 mw.
Forte è la presenza del nucleare anche in Germania dove sono attivi 17 impianti per una potenza di oltre 20 mila mw così come nel nel Regno Unito dove se ne contano 19 (10.200 mw).
Ecco, secondo gli ultimi dati disponibili, la mappa del nucleare in Europa:
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PAESE CENTRALI ATTIVE CENTRALI IN COSTRUZIONE
NUMERO POTENZA (MW) NUMERO POTENZA (MW)
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Belgio 7    5.824                             
Bulgaria 2    1.906 - 2 1.906
Rep. Ceca 6    3.523                        
Finlandia 4     2.696   -   1 1.600
Francia 59    63.260   - 1 1.600
Germania 17    20.470                   
Ungheria 4    1.829                     
Lituania 1    1.185                    
Paesi Bassi 1    482                        
Romania 1    1.310                     
Russia 31    21.743 - 7 4.789
Rep. Slovacca 5    2.034                   
Slovenia 1    666                        
Spagna 8    7.450                      
Svezia 10    8.974                     
Svizzera 5    3.220                        
Ucraina 15    13.107 - 2 1.900
Regno Unito 19    10.222                 
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TOTALE 197 x 169.901 MW - 13 x 11.795 MW
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Le 13 centrali che si trovano a meno di 200 km dai nostri confini sono quelle di: Phenix, Tricast, Cruas, Saint-Alban, Bugey e Fessenheim in Francia; Muenleberg, Goesgen, Beznau e Leibstadt in Svizzera; Grundemmingen e Isar in Germania; Krsko in Slovenia.
Le province italiane più direttamente interessate sono quelle di: Cuneo, Torino, Aosta, Varese, Sondrio, Bolzano, Udine e Trieste. Ma, a seconda della quantità del materiale liberato e della direzione dei venti, le aree coinvolte potrebbero estendersi ben sotto la fascia settentrionale del nostro Paese.
Anche altre centrali nucleari dell'Est europeo più lontane, di cui una quindicina del tutto simili all'impianto di Chernobyl, vengono considerate sorgenti di rischi potenziali perché, in caso di grave incidente, potrebbero disperdere il materiale radioattivo fino nel nostro Paese.


La mia provincia non è citata ma sono/siamo nella stessa posizione. Tutto il Nord Italia e parte del Centro - se consideriamo l'Emilia/Romagna e le Marche possono essere interessate da queste nubi radioattive.

E allora - vi dico francamente - se devo morire per una nube che mi arriva da quelli che mi stanno sui cojones, preferisco morire per la "mia" nube.

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