26 mar 2012

Hayek e la regressione del Diritto

La grandezza di Hayek e quella di Mises sta prima di tutto nella loro fermezza e netta opposizione ai dettami del conformismo intellettuale e così hanno salvaguardato le fondamenta dell’economia come scienza della ragione.
Per lo statalismo l’economia di mercato è diventato un fenomeno da tollerare come se fosse un’anomalia con cui dobbiamo convivere.
Memorabile a questo riguardo il leitmotive del Presidente del Consiglio, Monti: “l’equità come chiave di sviluppo”, degno epitaffio per la futura pietra tombale del governo attuale.

Hayek, appunto, notava che l’equità, la giustizia ridistribuiva, il cavallo di troia dei regimi totalitari,(e qui mi riallaccio alle considerazioni della Sileoni) porta ad un progressiva sostituzione del diritto privato con quello pubblico. L’ideologia antimercato che vuole regolare tutte le cose tramite precetti e divieti riducendo l’economia ad un fatto amministrativo, non può non contaminare anche il diritto.
Lo statalismo per essere efficace deve contare sulla sua acquiescenza per garantirsi la legittimità di progettare la società secondo i suoi particolari e arbitrari criteri. La tendenza a socializzare l’economia deve pertanto prevedere la socializzazione del diritto trasformando, il più possibile, il diritto privato in diritto pubblico. Negli ex paesi socialisti infatti esisteva praticamente solo il diritto pubblico. Quest’ultimo non è formato da norme di condotta per i privati cittadini ma da norme di organizzazione per pubblici ufficiali. E’ un diritto che non tende a regolare i rapporti tra i cittadini ma a subordinarli all’autorità.

Nella lotta per l’equità e giustizia sociale, anche i giudici sono diventati parte attiva per scardinare ancora di più il mercato. La giustizia distributiva non è né equa né egualitaria, ma procede secondo uno schema di valori che è quello di chi di volta in volta governa, di chi legifera o di chi è giudice. Nel diritto non dovrebbero avere cittadinanza giudizi di valore, dovrebbe essere un elemento coordinatore per trattare i cittadini allo stesso modo, altrimenti si trasforma in diritto “subordinante” che appoggia gli interessi di qualcuno in base al metro di valore che vi è implicito.

E così anche il corpo legislativo è diventato interventista ed in questo modo alimenta quel processo di corruzione che vorrebbe combattere. Più uno stato è corrotto, più legifera (Tacito). La legge dispone ed il cittadino obbedisce, questa è la democrazia dove il cittadino e le sue proprietà diventano meri oggetti della pubblica amministrazione. Si capisce perché Hayek non si definiva democratico. Per lui, la democrazia, il governo della maggioranza dotato di potere illimitato era diventato dispotico come un tiranno qualsiasi. Lo scopo delle costituzioni, scriveva è quello di prevenire le azioni arbitrarie ma la democrazia diventando un processo di acquisizione di voti per remunerare interessi particolari, ha aperto le porte all’arbitrio legislativo.

Si è inaugurata così l’epoca dell’oscurantismo non solo economico ma anche giuridico. Più aumenta la presenza dello stato nell’economia più scende in basso la reputazione del governo parlamentare, più viene coartata la libertà individuale, più il diritto diviene incerto perché ispirato dalla politica. Infine, la tendenza a portare tutti gli interessi sotto il proprio controllo distrugge anche lo spirito pubblico. Sempre e dovunque.

24 mar 2012

ART. 18

Ciao a tutti.

Metto nero su bianco il mio pensiero sulla manfrinata dell'art.18, a cosa serve realmente, quanto costerà alle aziende, dove andremo a finire.

Avrò scoperto l'acqua calda, ma mi sono chiesto.

Perchè tanta insistenza su questa modifica ?

Il periodo è pessimo, forse ancora peggio delle crisi che abbiamo vissuto negli scorsi anni, la cgil mi dice che a febbraio la cassa integrazione è aumentata del 50% su gennaio. La fornero esordisce dicendo che vanno modificati gli ammortizzatori sociali e bisogna togliere tutte le casse aggiuntive.

Come far quadrare il cerchio ? Semplice.

Modifichiamo l'art. 18.

Inseriamo il licenziamento "per motivi economici", con 15/27 mensilità di risarcimento.

Ma questo risarcimento cos'è ? In pratica è la vecchia cassa integrazione alla quale le aziende facevano ricorso nei momenti difficili. (ci sarebbe da aprire un capitolo su questo argomento, perchè nessuno controllava l'effettiva difficoltà delle aziende ? Perchè veniva concessa la cassa integrazione ad aziende con bilanci in utile ? Perchè le aziende hanno abusato della cassa integrazione e nessuno ha detto nulla ? Dove erano i sindacati ? Dove erano gli ispettori dell'inps ? Perchè nessun coordinamento fra inps ed guardia di finanza ?)

Così facendo lo stato risparmia i soldi della cassa integrazione, perchè le aziende saranno costrette, ma molte lo faranno volentieri, a licenziare gli esuberi.

Certo il costo sarà a carico delle aziende.

Allora che decisioni prenderanno questi imprenditori ? Semplice.

Chiuderanno prima le aziende.

Così prenderanno 2 piccioni con una fava.

Andranno subito a produrre all'estero (la confederazione elvetica sta facendo ponti d'oro alle piccole aziende del nord che vogliono andare da loro) e non dovranno pagare il risarcimento.

Morale della favola ? Semplice.

Impoverimento del sistema produttivo italiano, disoccupazione in aumento, contrazione dei consumi, contrazione del sistema contributivo con ulteriore innalzamento dei livelli pensionistici, contrazione delle entrate fiscali..........

in pratica affogheremo sotto il livello della merda nella quale ci stiamo dimenando.



Grazie monti, grazie fornero, grazie bancari speculatori, grazie europa.







Ps: guarda che lo spread sta già salendo. E' bastato mettersi di traverso su questo

argomento, rialzare la testa e subito sono intervenuti per picchiarci sulle orecchie.....

 Preferisco tagliarmi le orecchie da solo, ma riprendermi la dignità.

BTP Italia

Ho trovato questo articolo su Investire Oggi e lo riporto per quella 20ina di persone che leggono il blog.
Almeno ci saranno 20 con qualche informazione in più.

"Ieri sera è stato svelato finalmente il tasso reale sul BTp Italia di cui vi abbiamo parlato nelle ultime 2 settimane, cercando sempre di fare luce su questa forma di investimento. Con spirito critico e disincantato abbiamo provato a fare chiarezza sulle condizioni del Btp Italia, operazione questa non facile in mezzo alla miriade di cori dei vari prezzolati media italiani che non facevano che ripetere come dei pappagalli i comunicati di Ministero, Debito pubblico e Borsa italiana SpA, senza che nessuno di questi media si sia mai preso la briga di controllare dati e numeri “ufficiali”.
L’unica voce fuori dal coro era stata quella di Beppe Scienza (ecco il suo sito personale) , l’unico che si sia accorto che il prospetto del Ministero era sbagliato. L’unico che si sia accorto del ciarpame di cui il web è stato invaso a proposito di questo BTp (arrivando a definirli “pompati da giornalisti e pretesi esperti, specializzati nell’applauso”).

Bene, noi ci siamo presi la briga di controllare dati e numeri, come dovrebbe fare un giornalismo di inchiesta (e noi lo abbiamo fatto pur non essendo giornalisti). Ecco quello che abbiamo scoperto.
La tabella di simulazione del Ministero è sbagliata. ..............
.........Come vediamo, il rendimento reale, effettivo, che nessuno vi ha detto, di questo BTp Italia è dato dall’ultima colonna, che comprende anche la detrazione del 12,5%.
Dopo il 1° anno avremo ricevuto dal Tesoro italiano due pagamenti, pari a 19,24 e 19,15 euro, che fanno un totale di 38, 39 Euro.
Se vogliamo dunque, il rendimento percentuale del 1° anno del BTp Italia è del 3,839% netto.
I rendimenti degli anni successivi come vedete sono leggermente minori, sino ad arrivare a 36,84 Euro al 4° anno, ovvero al 3,684% dell’ultimo anno.

Complessivamente, escludendo il premio fedeltà, in 4 anni il BTp Italia rende 151,69 Euro netti.
Ora se questi soldi siano in grado di combattere efficacemente l’inflazione reale, che tutti noi vediamo essere maggiore dell’inflazione stimata dall’Istat, è un’altro paio di maniche.
Non vi nascondiamo che leggere le tabelle sul Btp Italia non è stata impresa semplice. E crediamo che tanti italiani “retail” si siano trovati nelle nostre condizioni. E dire che, almeno stando agli spot del governo, questo Btp doveva essere riservato alle tante famiglie italiane normali.

23 mar 2012

BENZINA

Salvo errori, ecco le accise sulla benzina (al litro):

Guerra in Abissinia del 1935 (0,001 euro)
Crisi Canale di Suez del 1956 (0,007 euro)
Disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro)
Alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro)
Terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro)
Terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro)
Terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro)
Missione in Libano del 1983 (0,106 euro)
Missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro)
Contratto auto-ferro-tranvieri del 2004 (0,020 euro)
Acquisto autobus ecologici del 2005 (0,005 euro)

Finanziamento Cultura del 2011 (0,007 euro)
Fondo unico per lo Spettacolo del 2011 (0,002 euro)
Emergenza immigrati Libia del 2011 (0,040 euro)
Alluvioni Liguria e Toscana del 2011(0,009 euro)
Decreto Salva Italia di Monti del 2012 (0,082 euro)

A queste bisogna aggiungere quelle regionali e l'iva al 21%

16 mar 2012

NUOVI LAVORI.


“Sono pagata 2.500 euro al mese per provare giocattoli erotici”

Ha 24 anni, è inglese e fino ad ora ha provato più di 1.000 giocattoli erotici. Per lavoro.
Proprio così: per la cifra di 25.000 sterline l’anno (30.000 euro circa, 2.500 euro al mese), Net Garvey si occupa di testare scrupolosamente sex toys, abiti in PVC e indumenti intimi sexy, valutandone la qualità per una società online.
“Sono pagata 2.500 euro al mese per provare giocattoli erotici” "Invece di essere circondata da forniture per ufficio e computer tutto il giorno - ha raccontato la ragazza alla rivista “The Sun” - ho pile di giocattoli sfiziosi con cui giocare". "Non sono una drogata di sesso - ha precisato - rappresento quelle tante ragazze normali che, come me, sentono l’esigenza di acquistare questi giocattoli".
In effetti nel Regno Unito sono circa quattro milioni i sex toys venduti ogni anno e i numeri sono in continuo aumento. Si è calcolato che nei prossimi dieci anni le vendite globali aumenteranno più di sette volte, raggiungendo un fatturato di 400 milioni di euro.
"I giocattoli erotici non sono più un tabù - ha spiegato Nat - Ragazze single e coppie dovrebbero sapere quanto i sex toys possono arricchire le loro vite. E il mio lavoro consiste nell’individuare quelli migliori per le ragazze single, per le coppie e per persone di tutte le età. Valuto i giocattoli e presento rapporti settimanali”. "La mia famiglia e i miei amici sanno qual è la mia professione. I miei amici pensano che svolgo il lavoro più bello del mondo ed io penso che sia perfetto".
Nat ogni settimana riceve a casa, a Truro, in Cornovaglia, una scatola con i più recenti prodotti da testare. "Ho provato tutti i giocattoli più strani e meravigliosi. Alcuni fantastici, altri meno. Inoltre devo provare abiti in PVC e biancheria intima. Sono una ragazza normale con un corpo normale e posso giudicare quanto valgono realmente”.
"Il mio lavoro è divertente, diverso e soddisfa le mie esigenze - ha concluso la disinvolta 24enne - Non potevo chiedere di più". Come darle torto.
Articolo tratto da "CINQUE .IT "
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PS; visto che er blog langue proviamo a cangiare nu poco.... però me sorge en dubbio.... ma con stò lavoro ,comodo,svolto a casa. ben retribuito.etc,etc... nun sarà che poi  je passa la voglia di uscire col moroso?