28 ott 2011

23 ott 2011

Dunque... come ho già anticipato alcuni giorni fa a Gio, mi sono incaponito a voler impiantare un blog tutto mio, dove non ci fossero admin e ostacoli vari a gestire il blog in mia vece. Di certo non sarò un webmaster professionale ne lo diventerò mai ma a me piace anche imparare da quello che faccio e a 60, anni ormai quasi compiuti, non mi riesce proprio di accondiscendere ad essere preso per mano come uno scolaretto.
Da tempo ormai ero in cerca di uno spazio dove poter esprimere la mia "creatività" ma non è facile orientarsi nel mondo dell'hosting nel quale, tra abbreviazioni, inglesismi ed acronimi un neofita, per giunta neppure in tenera età, rischia sinceramente la depressione più cupa. E' così che, come in molte altre occasioni della mia vita, ho concluso che l'unica maniera per venirne fuori sarebbe stata quella di buttarsi e provare; in fondo, avevo fatto così anche quando, intorno ai 18 anni, dopo profonde intime dissertazioni sulle proprietà delle leggi fisiche sui fluidi, decretai che era giunto il momento delle verifiche empiriche. In realtà, Archimede aveva ragione ed io approdai, diversi minuti dopo, sul promontorio che prima osservavo dall'opposta estremità dell'imboccatura del porto.
Ho trovato un host che, a prima vista, sembrava fare al caso mio e ci ho installato Wordpress per configurare il nuovo blog. Con non poca fatica ho trovato un tema che necessita di qualche aggiustamento nella grafica ma, cosa che ritengo essenziale, offre una ampie possibilità di personalizzazioni. L'offerta dell'host è tra le migliori che ho visto circolare ma, me ne sono reso conto mano mano, non comprende nemmeno un account email. Dapprima pensai che potesse essere una questione marginale ma, cammin facendo, mi sono reso conto che questa carenza comporta problemi  non indifferenti. Assodato che la mancanza di un account sul blog complica le comunicazioni tra gli scritti, diventa problematico, se non impossibile, gestire gli account del blog e la protezione dallo spam. Senza contare che l'importazione dei blog esterni, a questo punto, si potrebbe eseguire solo manualmente attraverso il "copia-incolla". Voglio vedere a fare il copia-incolla di centinaia o migliaia di post... Per questo motivo, sono tornato a guardarmi intorno e, devo riconoscerlo, questa volta con molte idee più chiare di prima. Ho trovato l'host icxx6.com che, a quanto posso notare dalla grafica del software, condivide i server con byethost ma, a differenza di quest'ultimo, in cambio di una offerta più contenuta sullo spazio disponibile per il data base, concede molta più banda e, soprattutto, prevede anche l'account di posta. Purtroppo impone anche un limite agli accessi mensili e questo potrebbe diventare un problema qualora il blog prendesse a funzionare ma, nel momento in cui il blog funzionasse, c'è da dire che non sarebbe poi un problema spendere un centinaio di euro all'anno per fare un upgrade del pacchetto sottoscritto.
Per tutti questi motivi, non ho ancora diramato inviti all'iscrizione e neanche ho iniziato a scrivere sul blog. Molto tempo ho inoltre impiegato ad installare WP: dapprima perché manco sapevo come fare a installare il database, poi perché ho avuto la pessima idea di installare la versione italiana di WP che, (anche questo l'ho scoperto cammin facendo) è ferma a versioni vecchie pur riportando la numerazione di versione ufficiale più recente. Questo mi ha creato non pochi casini con i plugin (la maggior parte non funzionavano) e per ben due volte ho dovuto avviare ex-novo l'installazione di WP. Ora sto dando un'occhiata alla questione dei backup (potrei utilizzare l'attuale host) e alla comunicazione SSL: sugli host gratuiti è difficile che siano disponibili questi protocolli di sicurezza ma intanto ho trovato un sito della Start.com che emette certificati SSL aggratissss... Nel caso, questa soluzione eliminerebbe il punto debole della trasmissione in chiaro. In ogni caso si tratta di una esperienza complessivamente interessante; ancor più interessante sarà se riuscirò a portarla avanti evitando le insidie di spammer, sabotatori o quant'altro infesta la rete.
Ovvio che, non appena reputerò il tutto gestibile, sarete tutti invitati ad iscrivervi.

O-pla ....siamo quà

Dunca partiamo da lontano.. lera il marzo /aprile quando si decise di bombardare la libia..( e si anca i missili hanno una data de scadensa..) e giù missili da tutte le parti..danni collaterali a parte (diciamo un migliaio di poveri cristi che non centravano nada.)  i prodi aviatori alleati si sono allenati  a far saltare di tutto...in tutta sicurezza ..meglio che timbrare un cartellino.. vuoi mettere... ti alzi al mattino,fai/pipì/doccia/ colazione/ecc. e poi per sgranchirti nu poco sali su un mezzo veloce.. e ti fai un giretto sul mare..na mezz'oretta.. e via scarichi un paio di missili e torni a casa per pranzo..come lavoro non è male ,pure ben pagato.Va ricordato che il gheddy NON era l'obiettivo..ma  guarda caso l'altro giorno le coscie sono cambiate...visto che mister G pare ne avesse bastansa dei suoi concittadini...sto mona che ti combina? sale in macchina con qualche amico  ( il grano compra amici da tutte le parti..) e via verso lidi più ospitali..e pucaso in zona vi erano dos droni Usa..Vuoi mica lasciarlo andare via cosi.? Giammai  e via ai missili.. per essere sicuri di beccarlo sono intervenuti anche i nostri cuginetti d'oltrealpi... Ora chiedono perché sia morto ..quando uno assomiglia a Giano  ..puoi aspettari di tutto..Ora aspettiamoci una guerra civile tra i vincitori..la possibilità e data al50% dagli scommettitori...Andrebbe ricordato che il tiranno garantiva al popolo oppresso ,cibo ad un prezzo politico, istruzione gratuita,benzina quasi gratis, ed un appannaggio alle famiglie più numerose..inoltre su  sei milioni di libici gli immigrati (lavoratori) erano 4 milioni circa..tutti trombati dalla rivoluzione...Ora i vincitori hanno ; infrastutture distrutte,morti a iosa, danni calcolabili in miliardi di euro..ed un tiranno in meno..azzo che bello scambio...a si dimenticavo ..ora sono liberi...di pagare i nostri missili.. ed i costi della ristrutturazione...Intanto in Siria a nessuno frega nada che si continui ad uccidere..Potenza del petrolio..

16 ott 2011

Decalogo di quello che NON bisogna fare

Ho trovato questo decalogo :

1) Incapacità di scegliere. Molti non sanno che variabili guardare per scegliere il miglior titolo, finendo quindi per comprare titoli della serie “non val la pena di parlarne agli amici”….che non hanno nulla a che vedere con i titoli trainanti.
2) Comprare in controtendenza. Un buon metodo per ottenere pessimi risultati e’ quello di acquistare quando i prezzi declinano, nella convinzione che a prezzi piu’ bassi il titolo e’ piu’ conveniente….
3) La micidiale “media prezzi”. Ancora peggio e’ quando l’investitore si convince a seguire la micidiale tecnica della “media prezzi”; non solo perde sul primo acquisto, ma finisce per perdere anche sul secondo…sul terzo…..e cosi’ via.
4) La trappola dei titoli a basso prezzo. Non pochi investitori preferiscono acquistare 100.000 titoli a 1 euro che 10 a 100 euro; finiscono cosi’ per scegliere quasi sempre titoli di bassa qualita’ soggetti ad elevatissima volatilita’. Una componente fondamentale e’ il gradimento degli investitori istituzionali.
5) La fretta dei novizi. Chi si affaccia per la prima volta al mercato ha spesso fretta di guadagnare e poca voglia di faticare. Il risultato e’ sempre lo stesso: grandi perdite in poco tempo.
6) Le dritte di borsa. La convinzione piu’ comune in assoluto e’ che in borsa guadagna chi ha le “dritte” giuste; peccato che in realta’ chi ha tali dritte si guardi bene dal comunicarle, e che alla fine quello che giunge all’orecchio dell’investitore e’ l’opposto della realta’.
7) I dividendi. Molti scelgono titoli con forti dividendi dimenticando che l’importante per un’azienda e’ il profitto e non quello che paga ai suoi azionisti; i bassi p/e non sono una variabile a se’ stante: spesso dimostrano che la societa’ non vale poi tanto.
8) Titoli famosi. I titoli con un nome piu’ conosciuto sono spesso i favoriti; la gente dimentica che il nome non e’ sinonimo di qualita’, e soprattutto non garantisce la crescita dei prezzi di borsa.
9) Mancanza di supporto informativo. Pochi investitori riescono a trovare fonti di informazioni valide, e a volte non per colpa loro. Il proprio consulente va selezionato attentamente e giudicato con criterio.
10) E’ salito troppo. Il 98% degli investitori rifiuta di entrare su un titolo che ha gia’ fatto molta strada; le statistiche dimostrano che sono proprio questi titoli ad avere piu’ chance di successo in assoluto.
11) La loss trap. Si definisce loss trap tenere i titoli che perdono. Il titolo perde troppo per poterlo liquidare.
12) Quick profit. In opposto alla tecnica precedente, gli investitori liquidano in fretta quando realizzano guadagni minori. Si trovano cosi’ con profitti risicati e perdite ingenti, per aver seguito in maniera esattamente inversa la regola d’oro per far performance:” taglia le perdite e fai correre i profitti”.
13) La paura dei costi. Le commissioni di intermediazione sono spesso viste nell’ottica sbagliata dagli investitori; la domanda che una persona dovrebbe porsi e’: ” compro questo titolo perche credo che salga del 3-4% o perche’ penso abbia spazio di crescita?” Nel primo caso e’ folle correre un rischio, nel secondo i costi sono irrisori rispetto al potenziale.
14) Il fascino delle operazioni a premio. I premi attirano spesso una larga fascia di investitori che si convincono di limitare il rischio per il semplice fatto di conoscere quanto perdono. Non realizzano che rischiano il 100% del capitale che investono ed inseriscono una variabile (tempo) che rende difficile l’operazione.
15) La mancanza di un piano. La maggior parte degli investitori manca di un piano di investimento che li aiuti nelle proprie scelte. Finiscono per adottare tecniche diverse di volta in volta, e sempre piu’ confuse.
16) Favoritismi. Non si sa perche’, ma molti hanno i loro titoli favoriti, sui quali insistono anche quando l’andamento della quotazione non e’ favorevole; questa trappola psicologica non aiuta a realizzare performance in un settore dove la freddezza e l’imparzialita’ sono tutto.
17) Notizie cruciali. Delle tante notizie che si sentono nei giornali sui vari titoli, poche sono veramente cruciali. Eppure sono in molti quelli che operano in base alle varie news che riportano i mass media. Le statistiche dimostrano che aumenti di capitale, split, annunci di dividendi etc sono meno importanti di quanto si pensi.

11 ott 2011

FTSE MIB

Continua la salita....se domani passiamo 16350 si aprono cieli blu sino a 17500 circa.

Qualcuno parla già di 19000 nel breve....mah. Un passo alla volta, perchè chi glielo dice ai greci che i soldi non ci sono ?

6 ott 2011

FTSE MIB

Sull'orario, ci sarebbe questo gap da chiudere .....


perchè non crederci ?

5 ott 2011

S P 500

Su I.O. - rindomenceslao - la vedrebbe così :


entro il 14 novembre - 2 giorni + 2 -