24 ott 2010

MIB




Negli ultimi tempi sto considerando l'idea di applicare seriamente i ritracciamenti. Mi sta piacendo molto analizzare il comportamento di uno strumento finanziario a contatto con questi valori: 23-38-50-62 che poi non sono altro che numeri a caso (?) che dobbiamo controllare perché almeno ci facciamo un'idea su come si sta comportanto tale strumento.


Difficile dirlo in 2 righe. Io dall'anno prossimo comincerò ad operare con questi valori e speriamo bene. Stasera metto il MIB con 2 grafici. In uno metto i ritracciamenti della discesa del rialzo 2009. Che significa? che se io salgo 100, devo controllare la discesa e se scendessi 10 durante l'intero trend...io prendo atto che i compratori sono piu' forti dei venditori, banalmente.


Se io scendessi velocemente al punto di partenza o peggio, scendessi sotto il valore di partenza...farei il ragionamento contrario. Allora se tutto il ribasso si é fermato al 50% a 18000 ecco che é ovvio considerare che qualcuno ha avuto voglia di comprare dopo circa un anno dal precedente minimo.


Il secondo grafico prende in esame la recente salita e prende come riferimento 100 la discesa. SE mentre salgo rifaccio velocemente tutta la strada e oltre, allora sono forti i compratori, se invece faccio fatica a superare 23-38-50-61 allora prenderò atto che sono forti i venditori. Il fattore tempo é fondamentale nell'impostare la ns operatività, non confondiamo quella oraria da quella da cassettista. ORA? i compratori dovranno fare attenzione al 61.8% perché poi il tempo passa...e la discesa del ciclo annuale si farà sentire. Passo passo...ne prenderemo atto. Faccio un esempio e chiudo: uno shortaro potrebbe fare la sua scommessa vendendo poco sotto 61.8% con stop il superamento di tale quota. Ma mi fermo qui.


Ciao!


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