The Overton Window
è un modello elaborato negli anni ’90 da Joseph P. Overton (1960-2003),
l’ex vice-presidente del centro d’analsi americano Mackinac Center for Public Policy.
La sua teoria è che le ideologie che fanno comodo al potere
possano essere recepite dalla società, in un determinato momento,
e che possano essere inculcate con martellamento continuo,
e apertemente enunciate e difese dai politici, complici, assetati di poetere
o preoccupati di essere definiti “estremisti”.
Una volta aperta una finestra, per tutte le altre si replica lo stesso schema.
La manipolazione di massa
consiste nello spostare le opinioni della gente
nel senso desiderato dal potere occulto
per raggiungere determinati obiettivi,
in genere sempre dannosi per la popolazione,
facendo leva sull’ingenuità, sulla creduloneria
e, non di rado, sull’ignoranza, tramite telegiornali,
talk-show, cinema, concorsi musicali (Sanremo, Eurovision), sport (vedi recenti Olimpiadi)
e perfino negli spot pubblicitari.
Le persone che si sottraggono a questo gioco e si ribellano
vengono insultate pubblicamente, irrise, isolate
o
addirittura arrestate, come accaduto negli ultimi 4 anni.
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