E rieccoci qui con la solita solfa.
- AL LAVORO.
Il green pass non dovrà più essere mostrato: chiunque, vaccinato o no, potrà entrare.
Non sono più obbligatorie nemmeno le mascherine, che rimangono "fortemente raccomandate".
I datori di lavoro potranno comunque decidere di lasciare l’obbligatorietà dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.
Non ci sono differenze tra pubblico e privato, ma il ministro della Pa, Renato Brunetta,
ha inviato una circolare con alcune raccomandazioni:
l'uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare,
per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive,
per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni,
per chi condivide la stanza con personale "fragile",
negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.
- AL RISTORANTE.
Niente green pass, ovviamente, e nemmeno più obbligo di mascherina, sia all'aperto che al chiuso.
Non è previsto l'obbligo nemmeno per i dipendenti:
anche in questo caso può comunque reintrodurlo il datore di lavoro.
- NEGOZI E SUPERMERCATI.
Anche qui niente green pass, e niente mascherine.
Lo stesso vale per i bar, dove cade ogni distinzione tra consumazione al tavolo e seduti.
- CINEMA, TEATRO E SPORT.
Niente green pass.
Quanto alle mascherine, l'ordinanza pone un principio di prudenza:
fino al 15 giugno si dovranno indossare negli
"spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, cinematografiche,
locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi
e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso".
Gli stessi eventi, ma all'aperto (arene estive ad esempio, o gare sportive) possono essere fruiti senza mascherina.
- MUSEI E MOSTRE.
Rimane l'obbligo di indossare la mascherina al chiuso, mentre nei siti culturali all'aperto non sarà necessario.
- IN ALBERGO.
Niente green pass né obbligo di mascherina negli hotel o in generale nelle strutture ricettive.
Lo stesso vale per ristoranti, palestre, piscine e centri benessere degli alberghi.
Nonchè per feste e cerimonie.
- MEZZI PUBBLICI.
Anche qui la scelta è stata improntata alla prudenza :
fino al 15 giugno mascherina obbligatoria nei mezzi a breve e a lunga percorrenza,
quindi bus, tram, metropolitane, treni, navi, traghetti e aerei.
Dove però non sarà più obbligatorio il green pass.
Niente mascherina, invece, per le funivie.
- A SCUOLA.
Nessuna novità rispetto a quanto già stabilito il mese scorso:
prorogato l'obbligo di mascherine, chirurgiche o di maggiore efficacia protettiva,
fino alla conclusione dell'anno scolastico 2021-2022.
- OSPEDALI E RSA.
Qui "sopravvive" il green pass, che fino al 31 dicembre andrà mostrato
(nella versione "super", ossia dopo il vaccino o la guarigione) per visitare parenti e amici ricoverati.
Rimane anche l'obbligo di mascherina per i lavoratori, gli utenti ed i visitatori
delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza,
le residenze sanitarie assistite, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani,
anche non autosufficienti, e comunque le strutture residenziali.
- IN VIAGGIO.
Le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione
ma il green pass nella sua forma "base" continuerà a essere necessario per l'ingresso nei Paesi dell'Ue.
Lo stesso per chi arriva (o rientra) in Italia: servirà ancora il green pass base, ossia anche solo con tampone.
Con un'altra ordinanza del ministro Speranza
cade invece l'obbligo di compilare il modulo Plf (Passenger locator form).
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