Ritengo che l'informazione di parte giochi sempre un ruolo fondamentale per giustificare azioni volte a cambiare un regime od un governo. E' corretto scrivere anche altro ......perchè alzi la mano chi di noi conosce della libya o dell'egitto e della tunisia. Stranamente i paesi dell'africa che più hanno uno sviluppo economico, dove esistono aziende di produzione, dove esiste un turismo di massa e dove certe forze religiose sono sempre state combattute. A parte i bombaroli francesi - e sappiamo perchè sono intervenuti, per la loro grandeur assopita, ormai hanno perso tutto il loro appeal - a parte i bombaroli inglesi - che quando se la legano al dito non se la slegano facilmente ed anche loro hanno le colonie inaridite - non mi sembra che l'articolo che riporto qui sotto dia un quadro tragico della libya, anzi ......guardate la data del rapporto :
Rapporto del FMI sulla Libia
Il Consiglio d'Amministrazione del FMI conclude la Consultazione dell'Articolo IV per il 2010 con la Jamahiriya Araba Libica del Popolo Socialista
Bollettino d'Informazione Pubblica (PIN) No. 11 /23, 15 febbraio 2011
I Bollettini di Pubblica Informazione (PIN) fanno parte degli sforzi del FMI per promuovere la trasparenza dei punti di vista e delle analisi dello sviluppo e delle politiche economiche del fondo.
Con il consenso del paese (o dei paesi) coinvolti, i bollettini sono pubblicati dopo una discussione del Consiglio d'Amministrazione sulle consultazioni riguardo l'Articolo IV con gli stati membri, sulla loro sorveglianza dello sviluppo a livello regionale, sul monitoraggio successivo e le successive valutazioni dei paesi membri con gli accordi di programma a lungo termine. I bollettini sono inoltre redatti dopo discussioni del Consiglio d'Amministrazione su materie di interesse generale, a meno che non sia stato diversamente deciso in casi particolari dal Consiglio stesso.
Il 9 febbraio 2011 il Consiglio Direttivo del Fondo Monetario Internazionale ha terminato le consultazioni sull'articolo IV con la Jamahiriya Araba Libica del Popolo Socialista.1
Sguardo d'insieme
La crescita non dovuta agli idrocarburi è stata solida, rispetto a una decrescita della domanda interna. E' cresciuta di una stima del 6% nel 2009, dovuta principalmente agli investimenti in infrastrutture e servizi. Nel frattempo, l'offerta di idrocarburi è calata in modo significativo a causa dell'adesione alle quote OPEC, il che ha provocato una contrazione del Prodotto Interno Lordo per una stima dell'1,6%. La crescita complessiva si è attesta a circa il 10%, in conseguenza di un forte incremento nella produzione di petrolio. La crescita non dovuta agli idrocarburi si è inoltre rinforzata (per circa il 7%) come risultato di una forte spesa pubblica. Comunque, la disoccupazione è rimasta elevata, particolarmente tra i giovani. L'inflazione si stima che abbia raggiunto un picco del 4,5% nel 2010, mentre le maggiori entrate fiscali petrolifere hanno aumentato la liquidità interna e sono anche aumentati i prezzi delle materie prime.
Dopo un elevato declino del 2009, il surplus fiscale si stima che sia cresciuto nel 2010, principalmente per l'incremento delle entrate legate al petrolio. Il surplus fiscale si è ridotto di circa il 7% del PIL nel 2009 come risultato di un rapido declino nelle entrate fiscali petrolifere più che per una riduzione della spesa pubblica. Quest'ultima è dovuta a un forte calo nella spesa in conto capitale e a un minore incremento nelle uscite correnti. Nel 2010, la spesa corrente è incrementata per una stima del 19% rispetto al 2009, principalmente a causa di sussidi energetici e da un 15% di incremento degli stipendi. La privatizzazione in corso dei progetti d'investimento ha permesso un incremento nella spesa capitale per circa un 18%.
Il surplus dei conti con l'estero è aumentato nel 2010 per circa il 20% del PIL contro il 16% registrato nel 2009. Le entrate per le esportazioni sono rimbalzate in linea con l'incremento della produzione e dei prezzi. Le importazioni, anche se aumentate per una forte domanda interna, sono rimaste più stabili e sono ancora circa un terzo delle esportazioni. Gli investimenti all'estero della Banca Centrale Libica (CBL) e dell'Autorità degli Investimenti Libici (LIA) si stima che abbiano raggiunto 150 miliardi di $ alla fine del 2010 (l'equivalente di circa il 160% del PIL).
La massa monetaria è cresciuta di circa il 10% nel 2010, rispetto all'11% del 2009. I prestiti delle banche commerciali al settore privato e alle iniziative pubbliche di tipo non finanziario sono state ridotte dalla mancanza di adeguata documentazione da parte dei richiedenti, da una stretta alle regolamentazioni e da un'alta liquidità del settore pubblico. La domanda di quest'ultimo di servizi bancari è stata fortemente limitata da lettere di credito e da fideiussioni. L'eccesso di liquidità è rimasto alto nel sistema bancario e l'intermediazione finanziaria è debole rispetto agli Stati vicini.
Un programma ambizioso di privatizzazione bancaria e di sviluppo del nascente settore finanziario è in corso d'opera. Le banche sono state parzialmente privatizzate, i tassi di interesse liberalizzati, e la competizione incoraggiata. Gli sforzi sostenuti per ristrutturare e modernizzare la Banca Centrale Libica sono tuttora in corso con l'assistenza del Fondo. I mercati finanziari e quello dei capitali, comunque, sono ancora sottosviluppati con un ruolo molto limitato nell'economia. Non c'è mercato per il debito privato e del governo e gli scambi con l'estero sono limitati.
Le riforme strutturali in altri campi hanno fatto progressi. Sono state approvate nel primo periodo del 2010 un numero di leggi ambiziose per incoraggiare lo sviluppo del settore privato, e per attrarre investimenti dall'estero. Il successo delle nuove leggi, comunque, è affidato alla promozione di una coordinazione tra le agenzie e di un'aperta consultazione tra il corpo legislativo e i gruppi d'affari, al fine di formare organismi permanenti per monitorare, valutare e supervisionare l'implementazione. Una forte riforma è necessaria per distribuire stipendi più adeguati e per fare in modo che le politiche del lavoro siano indirizzate ai bisogni di una forza lavoro giovane e numericamente crescente.
I recenti sviluppi nei vicini Egitto e Tunisia hanno avuto un impatto limitato sulla Libia fino a questo punto. Per compensare l'impatto dell'incremento dei prezzi dei generi alimentari, il governo ha abolito, il 16 gennaio, le tasse e i dazi doganali sulle derrate prodotte e importate. Successivamente, in Gennaio, il governo ha inoltre annunciato la creazione di un cospicuo fondo plurimiliardario per gli investimenti e lo sviluppo locale che sarà focalizzato nel fornire abitazioni alla popolazione in crescita.
Valutazioni del Consiglio d'Amministrazione
I componenti del Consiglio sono d'accordo con il senso delle valutazioni dello staff. Si sono complimentati per la buona performance macroeconomica della Libia e il progresso nel rafforzare il ruolo del settore privato nel sostenere la crescita non dovuta al petrolio. Il bilancio fiscale e quello del commercio estero rimangono in sostanziale surplus e ci si aspetta che si rafforzino nel medio termine; la previsione per il futuro dell'economia libica rimane favorevole. I membri del Consiglio considerano che il bisogno di fornire adeguate opportunità di lavoro a una forza lavoro giovane e numericamente crescente sia la sfida principale, oltre alla rapida implementazione delle riforme per diversificare l'economia e ridurre la dipendenza dalle entrate petrolifere.
I componenti del Consiglio sostengono la politica fiscale e evidenziano che l'incremento nella spesa in conto capitale nel 2010 sosterrà lo sviluppo del settore privato. Allo stesso tempo, enfatizzano il bisogno di contenere l'incremento nella spesa corrente e di assicurare la qualità della spesa. I componenti incoraggiano inoltre le autorità a forgiare politiche fiscali nel medio termine per minimizzare l'impatto della volatilità dei prezzi.
I componenti lodano gli sforzi per rafforzare il management finanziario pubblico, includendo una nuova e semplificata legge fiscale e un'effettiva unificazione dei budget correnti e degli investimenti. Incoraggiano le autorità a proseguire con i loro progetti per la stabilizzazione dei conti del Tesoro, a migliorare la consistenza della classificazione del budget e a stabilire procedure più snelle per migliorare le politiche di spesa. Questi passi faciliteranno anche il coordinamento delle politiche fiscali e monetarie.
I componenti plaudono all'emissione da parte della Banca Centrale Libica (CBL) di un nuovo certificato di deposito a 28 giorni e all'introduzione di una overnight facility come strumenti per rafforzare il quadro delle politiche monetarie. Hanno evidenziato l'importanza di occuparsi dei fattori che creano un largo eccesso di liquidità nel sistema bancario, anche stabilizzando i conti del Tesoro e riformando le Istituzioni di Credito Specializzato (SCI) con l'obbiettivo di ridurre le loro attività on-lending e di abbreviare le allocazioni del budget. I componenti sostengono le autorità nel proseguire nel rafforzamento della supervisione bancaria, concentrandosi su una coordinazione rafforzata tra le unità di controllo interne ed esterne.
I componenti concordano che l'aggancio del dinaro allo Special Drawing Rights (SDR) sia ancora appropriato nel fornire un forte ancoraggio monetario. Segnalano che le asserzioni dello staff indicano come il tasso di cambio del dinaro sia ampiamente allineato con i fondamentali.
I componenti danno il benvenuto all'approvazione della legge sull'Autorità degli Investimenti Libica, la quale rafforza la sua cornice regolamentaria e operativa. Mentre riconoscono il ruolo che i fondi d'investimento hanno giocato nella strategia di diversificazione in Libia, i componenti denotano che i fondi d'investimento fuori dal budget possono complicare le politiche della spesa pubblica. Sarebbe inoltre importante assicurare che il coinvolgimento della Banca Centrale Libica con questi fondi non entri in conflitto con gli obbiettivi di politica monetaria.
I componenti incoraggiano le autorità nell'avanzare riforme strutturali per sostenere lo sviluppo del settore privato. Si congratulano con le autorità per i loro ambiziosi piani di riforma, e sono interessati all'effettiva implementazione delle molte importanti leggi promulgate l'anno passato, abbinate a politiche utili ad adattare la forza lavoro alla trasformazione economica.
I componenti incoraggiano le autorità nel continuare a migliorare le statistiche finanziarie ed economiche.