18 mag 2011

RI-VINCERE A MILANO .....SI PUO'

Questo è l'ultimo articolo dedicato alle elezioni comunali (per il momento). Mi sono chiesto, possibile che non ci sia il modo per recuperare quei Cittadini che hanno sbagliato voto al primo turno ? Ma certo che esiste. Basta andare a leggere il programma del candidato Sindaco Giuliano Pisapia. Mi sono preso la briga di leggere e - soprattutto - di ri-leggere una seconda volta il programma di 33 pagine.

Consiglio a chi è in competizione con questo programma - anche se è utopistico pensare che qualcuna di queste persone legga il mio consiglio - (ma spero che a qualcuno sia venuta questa idea) di leggere il programma, di collegarlo alla realtà con le opportune obiezioni e Vi accorgerete dell'utopia dilagante presente nello stesso.

Un avversario lo si batte - prima di tutto - sul proprio terreno. Poi si porta - in questo caso l'elettore - sul terreno amico.

Ed il programma di Pisapia dovrebbe essere una miniera per chi esercita abitualmente la professione di "comunicatore". E' sufficiente leggere la prima pagina. I primi 10 punti del programma per capire che lì dentro c'è il "tutto" ed il "nulla". Utopia allo stato degenerante.

Non voglio tediarvi, ma basta leggere con calma per capire. Dal voto agli immigrati
(senza vincoli temporali), ad imporre un ruolo pubblico per le donne (solo per problemi di percentuali di presenza e non di qualità del soggetto), all'insegnamento della matematica, fisica, chimica nelle scuole elementari e medie (come se il programma scolastico fosse di gestione comunale) alla democrazia organizzata e democrazia deliberativa (ma si sa che un Cittadino non può deliberare nulla in Comune se non è eletto in Consiglio comunale, allora perchè facciamo le elezioni ? Andiamo tutti a deliberare in Comune).

E da pagina 4 in avanti c'è l'elencazione del "tutto". Ma proprio di tutto quello che si poteva scrivere e teorizzare. Costituzione di tutta una serie di "sportelli in ogni zona o quartiere " dei più svariati (quindi aumento di spesa pubblica). Istituzione di un sistema di controllo svolto da cittadini ed utenti singoli (simili ai sistemi di delazione in voga negli anni bui dell'Est comunista) ed all'opposto - naturalmente - controllo della legalità....e quant'altro.

Da pag. 7 in avanti inzia poi l'elencazione o meglio la ri-elencazione del "tutto quello che si  potrebbe fare, ma che non dico che si può fare, perchè ci vogliono i mezzi" ed i mezzi sono i danèe. Perchè una cosa fondamentale non è scritta sul programma. Come recuperare quei 65 milioni di euro di mancati trasferimenti dallo Stato. Ah no, scusate, c'è il recupero dell'evasione contributiva e dall'altra parte l'esenzione da ogni tributo comunale per chi si trova in difficoltà economica. Cioè ?? Botte piena e moglie ubriaca ?

Come già scritto, tutta una costituzione di Sportelli municipali nei più svariati campi, Agenzia per l'innovazione, uno o più fondi di Venture Capital (me lo traducano nella nostra lingua), uno spazio officina/emporio per la creatività (ma, forse, ci sono i negozi. Ah no, quelli sono "privati", legati al guadagno), una Consulta delle Professioni con messa a disposizione di locali (???), svariati servizi di assistenza, informazione, interpretariato ...etc... e chi più ne ha più ne metta.
Poi lo sviluppo, urbano, edilizio, di quartiere (da pag. 11 in avanti) Bello, forse un tantino di presenza centralizzata, sempre stile Est anni muro di Berlino.

Continuiamo a leggere. Pag. 16 - Organismo di controllo ....ma va. Poi la costituzione di una "Commissione del Consiglio comunale per l’attuazione degli stili di azione di un comune sostenibile, etico, e solidale" (?????). Poi la costituzione di "un Fondo immobiliare municipale. Riporto "In questo modo ci sarebbe una immediata emersione di un attivo patrimoniale comunale ragionevolmente rilevante". Perchè ? Non conoscono il Patrimonio comunale ora ? Poi le Municipalizzate che danno solo utili (ed anche questo non va bene ?).

Pag. 19 si inizia a parlare di "salute". E naturalmente poteva mancare qualcosa che "accentrasse", sempre stile Est europeo ? " il Comune deve prendere in mano la regia". Riflettete bene. Oggi, in qualsiasi Società o Azienda si tende a "delegare". Perchè più si è vicini all'utilizzatore, più i servizi funzionano e si conoscono le esigenze del singolo. Qui si vuole tornare indietro di 50 anni. Il potere centrale che esercita il controllo ed il potere di fare o non fare, di controllare, di gestire ....e poi si inseriscono - naturalmente - i Centri di Quartiere. Modello Gulag. (fondamentale sono i percorsi di formazione professionale e linguistica per le badanti) (???) .

Ma si poteva dimentica lo sport ? Le società private che gestiscono gli impianti ? Ma no. Sempre stile "controllo tutto io". E allora :
"- Affidare la definizione delle linee programmatiche ad un tavolo tecnico composto dall’assessorato e dai rappresentanti delle varie associazioni attive nel settore e la traduzione pratica delle linee programmatiche a consorzi di società suddivisi su base territoriale e con significative autonomie gestionali.
- Ridefinire i criteri di finanziamento di società e centri sportivi secondo i seguenti criteri:
• presenza di programmi di avviamento allo sport come strumento per la socializzazione e l’integrazione delle fasce più deboli, con particolare riferimento ad anziani, disabili ed immigrati; ......."

Pag. 22 Città dei diritti. (doveri ? MAI ????) E siamo arrivati ad uno dei punti fondamentali. Non la crescita della famiglia, quella no. Fondamentale. "Pluralità di comunione di vita ...in particolare quelle riferite agli orientamenti sessuali ..... con l'istituzione di un "registro delle unioni civili".

Poi diritto di voto agli immigrati. Costituzione dello "sportello dei diritti".

Diritti degli animali. Monitoraggio della situazione dei recinti per i cani con l’istituzione di comitati di padroni dei cani (tre persone per parco) in contatto diretto con le guardie ecologiche – da riqualificare nelle funzioni e nelle attività - per segnalare le eventuali anomalie e qualunque problema.

Poi legalità nei quartieri. Sicurezza Urbana. "In sintesi, pensiamo ad un modello di sicurezza partecipata, che veda impegnate le istituzioni locali, i soggetti associativi in collaborazione anche con le forze dell’ordine. (ma non le avevano chiamate "ronde" . E non le aberravano ????)

Idee da sperimentare :

• Indagine sulla composizione etnica, sociale e culturale degli insediamenti e monitoraggio continuo delle condizioni di vita e lavoro, anche come misura di prevenzione di situazioni di disagio e marginalità, a partire dal lavoro nero e dalle condizioni di convivenza;

• promozione di coinvolgimento delle comunità, realizzazione di luoghi di partecipazione e consulenza per casa, lavoro, educazione, assistenza e salute;

• promozione di strumenti che aiutino le donne immigrate nella gestione della genitorialità a distanza e per migliorare la gestione del ricongiungimento

• raccordo tra i soggetti associati e punti di ritrovo pubblici e privati, progettazione e conduzione di eventi; particolare attenzione alle attività sportive anche di tipo agonistico, come alternativa alle bande giovanili;

• servizi di mediazione linguistica e culturale a sostegno degli operatori istituzionali (scuole, banche, amministratori, forze dell’ordine;

• cartellonistica e istruzioni plurilingue per gli adempimenti della vita ordinaria, dalla raccolta dei rifiuti all’educazione stradale;

• campagna di insegnamento dell’italiano in particolare per le mamme;

• specifica campagna per l’arredo urbano e la buona condizione degli spazi pubblici (parchi, giardini, piazze di quartiere);

• campagna di sostegno agli anziani

• mediazione dei micro conflitti, prevenzione per una effettiva sicurezza di tutti: illuminazione pubblica, quartiere che vive, tecnologie per controllo remoto, cooperazione tra forze dell’ordine e vigilanza di quartiere;

• modifica della legge che vieta la partecipazione ai concorsi pubblici ai cittadini stranieri, introducendo invece il requisito di residenza/permesso di soggiorno. (conduttori di mezzi pubblici, tassisti ed in genere sportellisti pubblici fanno molto più per l'integrazione di qualsiasi altro sistema, come anche poliziotti, vigili del fuoco, ecc.)

Sembra uno Stato di Polizia. "monitoraggio ..." - "tecnologie per controllo remoto = telecamere".

Pag. 26 - 27 - aprite gli occhi -.
Chissà perchè ai Cittadini di origine Italiana - NOI - non si pensa mai. Quasi fossimo di terza serie. Però :

"Riteniamo, ad esempio, che la realizzazione di un grande centro di cultura islamica che comprenda, oltre alla moschea, spazi di incontro e aggregazione, possa essere non solo l'esercizio di un diritto, ma anche una grande opportunità culturale per Milano."

"Anche nei confronti dei Rom .....è possibile affrontare il problema della casa guardando per esempio alle esperienze di autocostruzione; facilitare attività legali di artigianato e intrattenimento musicale ...."

"...Per questo vanno ridefiniti i compiti della Polizia Locale, sgravandola da tutti i compiti di pubblica sicurezza che le sono stati attribuiti in questi ultimi anni, restituendole risorse per l’attuazione delle sue funzioni tradizionali ....e rafforzando ed innovando figure-chiave per aumentare la vivibilità urbana come quella del ‘Vigile di quartiere’ e di altre figure di prossimità." (alcune righe sopra hanno già cercato di inserire immigrati nei corpi di polizia, vigili del fuoc, etc...)

Ma un aiuto concreto agli oratori che sono i primi centri di aggregazione ? No, quelli no, perchè sono gestiti dai Preti. Solo pedofili......da combattere, smantellare queste organizzazioni clerico-fasciste.......Eh, già. Danno fastidio. Fanno pensare, fanno riflettere i ragazzi sui reali valori. Meglio dargli il WiFi per inebetirli con Facebook.

Poi ancora costituzione di Osservatori, Tavoli permanenti, Conferenze permanenti, etc....ma si poteva tralasciare la Scuola ? Pag. 28 - 30

" scuole aperte tutto il giorno e tutti i giorni ...." ( 24 su 24 ???? per inculcare la fede .....) tutte da leggere queste proposte, ma qui siamo al modello cinese :
"Innanzitutto, l’impegno per la scuola pubblica, perché è lo strumento fondamentale per la formazione del cittadino come soggetto cosciente dei propri diritti, dei doveri civici e di relazione sociale". Apprendere no vero ? Meglio rimanere ignoranti per inculcare la dottrina.

Passiamo all'industria. No non quella che produce posti di lavoro. Industria culturale e creatività.

Il modello di riferimento è il Centro Sociale tanto caro alla gioventù del Pisapia.  "...moltiplicare i luoghi e le occasioni di incontro culturale: per scambiare conoscenze ma anche per produrre novità culturali ibridando gli apporti diversi, con particolare attenzione ai giovani e alle seconde generazioni che vivono già la condizione di “doppia appartenenza” linguistica e culturale".
In particolare :
- Istituire un GRANDE Assessorato alla cultura ;
- Sportello pubblico per operatori di cultura ;
- Assegnare spazi del demanio comunale privilegiando il variegato mondo della produzione e diffusione artistica e culturale ;
- incentivare l'accessibilità alle iniziative culturali, promuovere il patrimonio artistico e la produzione culturale cittadina attraverso i tanti canali promozionali.

E poi : "una rete di sportelli chiamati Nuove Cittadinanze" ; una " consulta cittadina della cooperazione internazionale milanese" ; "una commissione consiliare ad hoc, per una costante verifica dell’esecuzione e del raggiungimento degli obiettivi del programma comunale" ; etc.......

Siamo arrivati al termine del programma. 33 pagine molto variegate con un punto in comune. Il controllo da parte dell'Autorità Centrale - in questo caso Comunale -  sulla vita del cittadino. L'ingerenza del "pubblico" sul "privato".
Sarebbe stata sufficiente la lettura ed il dibattito politico su questo programma per determinare la sconfitta del candidato dell'opposizione. Che si sveglino.

errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

Se poi i Cittadini Milanesi vorranno affidare il Comune a questo programma.
AUGURI

1 commento:

  1. Cosicchè quelli che hanno votato Pisapia avrebbero semplicemente "sbagliato voto"...Caspita, l'arroganza della Moratti a te fa proprio un baffo. W il rispetto per le opinioni altrui! Però mi auguro che tu continui a votare a destra: noi "sinistri" persone così proprio non le vogliamo...non siamo abituati :-)

    RispondiElimina