31 dic 2011

AUGURI



Ti Auguro un anno che esaudisca ogni piccolo desiderio che porti nel cuore. Ricco di Salute, Pace, Serenità ed Amore!

24 dic 2011

RIFLESSIONE

Fermiamo un attimo la nostra vita frenetica e riflettiamo come noi bambini negli anni '70 siamo potuti sopravvivere

- Da bambini andavamo in macchina senza cinture di sicurezza e senza airbags.

Viaggiare sul cassone di un camioncino era uno svago.

Ce lo ricordiamo ancora!

- I nostri lettini erano dipinti con brillanti colori al piombo.

- Non c'erano tappi di sicurezza sulle bottiglie dei medicinali o dei detersivi

- Quando andavamo in bicicletta,non avevamo casco o protezioni per i gomiti e le ginocchia.

I nostri genitori non denunciavano il Sindaco perchè c'era un buco sull'asfalto nel quale siamo caduti....
- Bevevamo l'acqua del rubinetto del giardino fino a che non avevamo più sete.
Non avevamo bottiglie di acqua minerale...


- Impiegavamo ore a costruire carretti con casse e tubi che non rispettavano le norme CE.
- Ci lanciavamo da un albero e rotolavamo per terra.
Il Pronto Intervento non arrivava ad ogni caduta...

- Uscivamo a giocare alla sola condizione di rientrare all'ora di cena...

- Andavamo a scuola per lavorare e apprendere non per "sviluppare il nostro potenziale di creatività'"
- Quando non si studiava il maestro ci dava le punizioni o le bacchettate sulle dita.
I nostri genitori non hanno mai denunciato nessuno.
Sapevamo che se il maestro aveva deciso così significava che l'avevamo meritato!
-Non avevamo cellulare....Scrivevamo lettere e cartoline..

-Giocavamo a guardie e ladri,giocavamo con petardi,ma non abbiamo mai dato fuoco alle macchine o buttato sassi in autostrada...

- Dividevamo una Coca in quattro,bevevamo tutti dalla stessa bottiglia e nessuno è mai morto per questo...

- Non avevamo la PSP,MP3,Nintendo64,TV via satellite,PC, Cellulari,Videocamere, Internet

....Però avevamo VERI AMICI...

- I nostri Amici si chiamavano Piero,Gianni,Silvia e non sam31,labella75, slup@xx

- Quando si era bocciati a scuola si ripeteva semplicemente l'anno...nessuno andava dallo psicologo per questo...

- Quelli che non volevano studiare andavano a lavorare...Non era una punizione!!!!Ed abbiamo imparato a sbrogliarcela sempre da soli....

Diamoci un minuto di riflessione... può darsi che per qualche istante dimentichiamo la vita agiata che viviamo(meglio forse dire che vivevamo) e ridiventiamo i ragazzi che eravamo

AUGURI

Per una serie di circostanze misteriose,
non riesco a farVi di persona i miei più Sinceri Auguri
perché possiate trascorrere un Sereno Natale
Auguri a chi aspetta una proposta di matrimonio,
a chi aspetta un lavoro migliore,
a chi aspetta una vita diversa.

Babbo Natale metterà sicuramente dei regali per Voi sotto l'albero e

........forse .......la Befana riempirà i Vostri calzoni.......ops calzini.

Buon Natale



23 dic 2011

Merry Christmas

U C G

Unicredit comunica, con una nota, che in data 27 dicembre 2011 saranno effettuate le seguenti operazioni, deliberate dall'assemblea degli azionisti dell'istituto del 15 dicembre scorso:

- raggruppamento delle n. 19.274.251.710 azioni ordinarie esistenti, prive di indicazione di valore nominale, nel rapporto di n.1 nuova azione ordinaria, priva di indicazione di valore nominale (codice ISIN IT0004781412) godimento regolare, cedola n.1 ogni n.10 azioni ordinarie esistenti (codice ISIN IT0000064854), prive di valore nominale cedola n. 33;

- raggruppamento delle n. 24.238.980 azioni di risparmio esistenti in esito all’avvenuto annullamento di 3 azioni di risparmio sopra ricordato, prive di indicazione di valore nominale, nel rapporto di n. 1 nuova azione di risparmio, priva di indicazione di valore nominale, ogni n.10 azioni di risparmio esistenti, prive di valore nominale, come segue:
n. 1 nuova azione di risparmio al portatore (codice ISIN IT0004781420), cedola n. 1, ogni n.10 azioni di risparmio al portatore esistenti (codice ISIN IT0000064839), cedola n. 33;
 e n.1 nuova azione di risparmio nominativa (codice ISIN IT0004781438), cedola n. 1, ogni n. 10 azioni di risparmio nominative esistenti (codice ISIN IT0000064847), cedola n. 33.

Conseguentemente, il capitale sociale di UniCredit sarà pari a Euro 12.148.463.316,00, complessivamente suddiviso in
n. 1.929.849.069 azioni, di cui

n. 1.927.425.171 azioni ordinarie e
n. 2.423.898 azioni di risparmio, entrambe prive di valore nominale.   
                 

22 dic 2011

SU oppure GIU' ?

Domani potrebbe succedere un'apertura in gap down e poi recupero, oppure l'esatto contrario, apertura in gap up e poi discesa......le tesi sono fifty fifty.

21 dic 2011

COMMA 3 ART. 23 TER

all’improvviso in una notte di fine autunno… Il trattamento economico per i rapporti con la pubblica amministrazione “ripensato” dall’esecutivo.
Una norma ad personam, la chiama il Fatto Quotidiano. Che servirà a cambiare, in qualche modo, il giudizio sul governo Monti. E far pensare qualcuno che tutto spesso cambia perché poco o nulla cambi. Ne parla Caterina Perniconi:
Nella manovra, infatti, è previsto che con un decreto del presidente del Consiglio, (ricevuto il parere delle Commissioni parlamentari) venga ridefinito il trattamento economico dei rapporti di lavoro dipendenti o autonomi con le pubbliche amministrazioni, stabilendo come parametro massimo per i dirigenti lo stipendio del presidente della Corte di Cassazione. Nello stesso articolo, il 23 ter, è sancito inoltre che i dipendenti pubblici chiamati a funzioni direttive nei ministeri o nella P.A. abbiano un’indennità pari al 25% del trattamento economico percepito. Cioè che prendano uno stipendio e un quarto anziché due stipendi interi. La norma, a quanto pare, ha fatto infuriare i “papaver i” della Pubblica amministrazione che hanno infuocato i telefoni dei colleghi tecnici di governo per tutta la serata di martedì.
La Commissione bilancio è stata costretta a una pausa per ascoltare le innumerevoli proteste:
Il doppio stipendio pubblico riguarderebbe i ruoli di vertice, come quelli dei ministri, da Antonio Catricalà, magistrato e membro del governo, a Corrado Clini, dirigente ministeriale e ora a capo del dicastero dell’Ambiente, fino al ministro che guida proprio la Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, anche lui magistrato fuori ruolo. Poi c’è Vittorio Grilli, direttore generale del Tesoro, e ora viceministro, che ha già annunciato la rinuncia al 70% della retribuzione e dovrà lasciarne almeno un’altra piccola parte. Ma la norma coinvolgerebbe anche i sottosegretari e soprattutto l’esercito di tecnici pubblici che riceve incarichi negli uffici di diretta collaborazione dei ministeri, o cariche in enti pubblici diversi da quello di provenienza.
Come quella di Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, che oltre ad essere magistrato fuori ruolo è capo dell’Ufficio legislativo del ministro della Giustizia, Paola Severino:
Anche lei nei corridoi della Camera martedì sera, costretta ad attendere il verdetto sul suo secondo stipendio. Le lamentele dei dirigenti, a quanto pare, hanno fruttato una soluzione ad personam per la categoria: al comma 3 dell’articolo 23 ter è stato previsto che col decreto del presidente del Consiglio (citato al comma 1, quindi quello di revisione degli stipendi) si possano prevedere “deroghe motivate per le posizioni apicali delle rispettive amministrazioni”. Ovvero si possa concedere agli “eletti” di mantenere il doppio stipendio. Nello stesso decreto verrà stabilito inoltre un tetto massimo per i rimborsi spese, che naturalmente andranno ad aggiungersi ai doppi compensi. Cifre che, cumulate, non scendono mai sotto i duecentomila euro e fanno impallidire anche i parlamentari e i loro diecimila euro al mese.

SONO GIA' STANCO

20 dic 2011

LIMITI AI CONTANTI

Queste erano le regole precedenti. All'importo di Euro 2.500 bisogna ora sostituire l'importo di 1.000 euro :

Art. 2 comma 4 del DL 138/2011
A fini di adeguamento alle disposizioni adottate in ambito comunitario in tema di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, le limitazioni all’uso del contante e dei titoli al portatore, di cui all’articolo 49, commi 1, 5, 8, 12 e 13, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, sono adeguate all’importo di euro duemilacinquecento; conseguentemente, nel comma 13 del predetto articolo 49, le parole: «30 giugno 2011» sono sostituite dalle seguenti: «30 settembre 2011».
Con la riforma in oggetto, l’importo che costituiva il limite dei trasferimenti in contanti, prima fissato in 5.000,00 euro, dal 13 agosto 2011 si riduce sensibilmente.
Sicché, con la nuova normativa in vigore avremo in pratica che:
  • sarà vietato il trasferimento di denaro contante (di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore) tra soggetti diversi, per importi pari o superiori a 2.500,00 euro.
    Per poter effettuare tali trasferimenti senza incorrere in eventuali sanzioni sarà necessario ricorrere alle banche, agli istituti di moneta elettronica o alle Poste Italiane S.p.A.;
  • per tutti gli assegni bancari e postali che saranno emessi su importi pari o superiori a 2.500,00 euro dovrà essere presente l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità;
  • gli assegni circolari, i vaglia cambiari e postali possono essere richiesti, per iscritto, dal cliente senza clausola di non trasferibilità se di importo inferiore a 2.500,00 euro;
  • il saldo dei libretti di deposito bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 2.500,00 euro.
    Quindi, qualora si possedessero libretti con saldo attivo pari o superiore a 2.500,00 euro, gli stessi dovranno essere estinti ovvero il loro saldo dovrà essere ridotto ad una somma non eccedente il limite dei 2500 euro entro e non oltre la data del 30/09/2011.
Questa la novità :

Contanti, il limite scende a 1.000 euro
Il limite per l'utilizzo di denaro contante e assegni trasferibili è stato ridotto a 1.000 euro dal 6 dicembre 2011 (art. 12 d.l. 6 dicembre 2011, n. 201).

Le nuove norme prevedono il divieto di trasferimenti in contanti per importi complessivamente pari o superiori a 1.000 euro. Ciò significa che i contanti possono essere usati solo fino all'importo di euro 999,99 perché il divieto scatta già da 1.000 euro. Il limite riguarda i trasferimenti eseguiti direttamente, senza il tramite di banche, istituti di moneta elettronica e Poste Italiane S.p.A., e si applica sia ai pagamenti sia ai trasferimenti ad altro titolo, e dunque anche alle donazioni. Il limite di 1.000 euro non riguarda, invece, versamenti e prelevamenti dai conti correnti bancari e postali, che possono ancora essere eseguiti in contanti anche per importi superiori. Il frequente versamento o prelevamento di grosse somme in contanti può però comportare una segnalazione da parte della banca, se non giustificata dall’attività svolta dal soggetto (come, per esempio, per bar o benzinai).

Gli assegni, circolari o bancari, devono essere sempre muniti della clausola "non trasferibile" se il loro importo complessivo è pari o superiore a 1.000 euro. Anche in questo caso rileva l'importo complessivo, non del singolo assegno ma di tutti gli assegni emessi nell'arco di sette giorni (o comunque con modalità tali da far nascere il sospetto di un tentativo di elusione della norma). Pertanto, se il pagamento avviene mediante più assegni circolari, il cui importo complessivo è pari o superiore a 1.000 euro, devono essere "non trasferibili", anche se di importo singolarmente inferiore ai 1.000 euro.

Rimane in vigore la norma che prevede che gli assegni bancari o postali compresi nei libretti rilasciati dal 30 aprile 2008 siano sempre muniti dalla clausola di non trasferibilità. In quelli rilasciati precedentemente la dicitura "non trasferibile" deve essere apposta a mano da chi firma l’assegno. E’ possibile richiedere per iscritto il rilascio di moduli per assegni "liberi", cioè senza la dicitura "non trasferibile", pagando per ciascun assegno l'imposta di bollo di euro 1,50. Oggi questi assegni possono essere girati solo se il loro importo è inferiore a 1.000 euro. Anche il rilascio di assegni circolari "liberi" può essere richiesto solo per importi inferiori a 1.000 euro, pagando anche qui, per ciascun assegno, l'imposta di bollo di euro 1,50.

Il saldo dei depositi bancari o postali al portatore non può essere pari o superiore a 1.000 euro. Quelli già esistenti, se portano un saldo superiore a quello consentito dalle nuove norme, devono essere ridotti o estinti entro il 31 dicembre 2011.

Ricordiamo che la violazione del divieto di utilizzo dei contanti o degli assegni "liberi" per i pagamenti comporta l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria che può arrivare fino al 40 per cento dell'importo pagato (art. 5, comma 1, del d.l. 3 maggio 1991 n. 143).

Le regole sull’utilizzo del denaro contante sono state oggetto di numerose variazioni negli ultimi anni. Il limite, originariamente fissato a 5.000 euro dal 30 aprile 2008 al 24 giugno 2008 (art. 49 del d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231), era stato aumentato a 12.500 euro dal 25 giugno 2008 (art. 32 d.l. 112/2008), poi ridotto nuovamente a 5.000 euro dal 31 maggio 2010 (d.l. 78/2010), e infine a 2.500 euro dal 13 agosto 2011.

Ricordiamo che dal 25 giugno 2008 è stata abrogata la norma secondo cui la girata dell'assegno (bancario o circolare), quando consentita dalla legge, doveva recare, a pena di nullità, il codice fiscale del girante, oltre alla sua firma.

TASSE RETROATTIVE

Vorrei capire perchè NOI dobbiamo rispettare le regole, quando ci prendono a sberle e se ne fregano pure di regole scritte :

Titolo: Manovra: mazzata sullo stipendio di dicembre (MF)


Ora: 20/12/2011 08:18

MILANO (MF-DJ)--Le tredicesime sanno decurtate per la prima volta negli ultimi 20 anni del 2,2%, inoltre nello stipendio di dicembre verra'' effettuato il prelievo, il primo di una lunga serie, dell''addizionale regionale Irpef maggiorata, cosi' come previsto dalla manovra salva-Italia.

Si tratta, spiega MF, di non meno di 2 mld di euro. Un dossier del servizio studi della Camera spiega da quando si applichera' questo prelievo, nascosto in un codicillo ("all''articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 6 maggio 2011 n. 68 le parole "pari allo 0,9%" sono sostituite con "pari all'1,23%"): dall''anno d'imposta 2011.

In effetti Mario Monti ha rimarcato che la manovra in via di approvazione era l''unico modo per pagare gli stipendi nella pubblica amministrazione. Probabilmente, vista la tagliola innescata subito, il premier si riferiva agli stipendi gia' di quest''ultimo periodo dell''anno.

Una situazione da allarme rosso.
I tecnici della Camera aggiungono peraltro una considerazione che a questo punto suona come una beffa: "Tale previsione (il prelievo dell''addizionale regionale Irpef nel 2011 ndr) sembra derogare a quanto previsto dall''articolo 3 dello statuto del contribuente che sancisce il principio dell'irretroattivita'' delle disposizioni tributarie". In particolare, per quanto concerne i tributi periodici come le addizionali Irpef regionali e comunali, le modifiche introdotte dalla manovra
dovrebbero applicarsi solo a partire dal periodo d'imposta "successivo".

Evidentemente, e questo e' stato spiegato chiaramente da molti membri dell'esecutivo, l''urgenza della manovra non ha consentito di seguire la
normativa in materia.

red/vit

19 dic 2011

BUON NATALE

Leggermente in anticipo...


16 dic 2011

DOVREBBERO VERGOGNARSI

"Sono professori, sono scienziati. Sono bravissimi anche nel nascondere in una riga di una manovra immensa una norma che permette loro di salvarsi dai sacrifici. Eh sì. Avete presente la rinuncia al doppio stipendio per i dirigenti della pubblica amministrazione con ruoli di governo? La cosa, come è noto, riguarda mezzo governo. Tanto per fare qualche nome si tratta del sottosegretario Catricalà, del Ministro Clini, del collega Patroni Griffi, del viceministro Vittorio Grilli, e di altri.


Per i dipendenti pubblici chiamati a funzioni direttive nei ministeri, così stabilisce la manovra, è garantito un trattamento economico di uno più un quarto. Che vuol dire? Che prendono uno stipendio, più un quarto dello stipendio precedente. Quindi non due stipendi interi, ma un po’ di meno. Tutto ok? No.

La protesta è stata immediata. E zitto zitto il governo Monti è corso ai ripari. Con una norma ad hoc, come rivelato da Caterina Perniconi sul Fatto di oggi. Perché, attenzione, al comma 3 dell’articolo 23 ter è stata introdotta la possibilità di “deroghe motivate” per le posizioni apicali delle amministrazioni.

Traduzione? Con delle “belle” deroghe sarà possibile mantenere il doppio stipendio. E non si tratta di pochi soldi, ma qui sono in ballo stipendi ben più alti di quelli della “casta” dei parlamentari. Il trucco, quindi, è servito. Tanto paghiamo noi. Come sempre.

E pensare che Monti, soltanto ieri, dichiarava: “Non è vero che pagano sempre i soliti. E’ un luogo comune“. Ne è così sicuro, Presidente Monti?"

da Dow Blog

"Ora spero sia chiaro che il prof.(si fa per dire) Mario Monti è solo l’ultimo terminale della classe dirigente parassitaria che sta portando questo paese alla bancarotta. Confesso che non ho alcun rispetto per questo figuro. Mario Monti è un Grand Commis di Stato spacciato per studioso. In realtà in termini accademici è meno di una “pippa” (link) come politico sta solo svolgendo il compitino che la Banda Bersani/Berlusconi gli ha assegnato

Tirare ancora un calcio al barattolo per mantenere uno scampolo di criminale privilegio per i suoi datori di lavoro. Avanti così, verso la bancarotta."
 
La Thomson Reuters, Web of Knowledge, Web of Science, é il database di tutte le pubblicazioni scientifiche edite dal 1889 ad oggi. E’ il database di riferimento per ricercare le pubblicazioni scientifiche di uno scienziato e le citazioni che esse hanno ricevuto.


Più lavori scientifici un ricercatore ha pubblicato su riviste internazionale e maggiore è il suo prestigio.

Più altri ricercatori citano ed usano i lavori che uno scienziato ha fatto e maggiore è la sua autorevolezza.

Ad esempio, Kurt Gödel ha ricevuto più di 44,900 citazioni. Il lavoro «Can quantum-mechanical description of physical reality be considered complete?» di Albert Einstein é stato citato 8,500 volte.

Un buon ricercatore a fine carriera ha pubblicato in media quaranta lavoro su riviste internazionali ed ha ricevuto circa duecentodieci citazioni da parte di lavori altrettanto pubblicati su riviste nternazionali.

Ciò premesso, domandiamoci quale é lo spessore scientifico del prof. Mario Monti, rettore dell’Università Bocconi di Milano.

Ecco cosa risponde la Thomson Reuters, Web of Knowledge, Web of Science:

.......

Il prof. Mario Monti ha al suo attivo ben 13 pubblicazioni, avendo ricevuto un totale di una, dicansi una, citazione. La maggior parte dei Suoi lavori é stata pubblicata su il «Giornale degli Economisti e Annali di Economia», che non sono mai state citate nemmeno una volta proprio da nessuno.


Questo risultato illustra lo spessore scientifico del Personaggio.

Per evitare malevoli commenti, qui di seguito riporto il risultato della Thomson Reuters, Web of Knowledge, Web of Science per il sottoscritto, solo per comparare il Rettore della Bocconi con uno squincero qualsiasi:

........
GS Mela ha al suo attivo 203 pubblicazioni su riviste internazionali. Il lavoro pubblicato sul New England Journal of Medicine é stato citato 352 volte, mentre quello sul Lancet 141. Gli altri a seguito.


Adesso abbiamo preso coscienza dello spessore scientifico del prof. Mario Monti, e ci si domanda:

Come ha fatto a passare il concorso a cattedra?

Come ha fatto a diventare il rettore della Bocconi?

Non fate malignità gratuite: non é assolutamente vero che il grembiulino fa la differenza."

PREVISIONI A BREVE

Ho sempre trovato i commenti di WUSHU molto centrati e la persona molto competente.

"felicità a tutti

ieri sera scrivevo i miei pensieri ...la resistenza per domani scende da 14850 all'area 14550/600 ... l'arrivo in area 14300 determinerebbe la chiusura 'temporanea' della posizione short (il movimento secondo me non è ancora completo), e l'apertura di una posizione long a medio rischio, essendo ancora il trend ribassista ... la posizione long aperta andrebbe chiusa in area 14550/600, ma potrebbe (e qui la scelta è discrezionale, nel cercare un movimento più ampio) estendere nell'area indicata da FM dove andrebbe a mio avviso perentoriamente chiusa ... si dovrebbe poi rigirare short per andare a caccia dell'ultimo movimento a ribasso nell'area finale 13600/13800 (probabilità 98%), ed estensione (probabilità 45%) in area 13100/13400 (essendo piuttosto estesa, un'area più limitata di estensione finale la si può ricavare attraverso le sottostrutture in evoluzione - un po' complicato da spiegare, ma intuitivo) ... in blu ciò che non si è verificato, in rosso quello che comunque io avrei fatto ...

breve digressione personale sui principali futures:

SP500 ==> la tenuta del massimo di oggi a 1220 proietta a 1150/1170 entro il 22/12

Eurostoxx ==> la tenuta di 2255 proietta in area 2140/60 entro il 22/12

SPMIB => la tenuta dei massimi di oggi proietta in area 13600/800 entro il 22/12

Bund ==> la tenuta dei minimi di oggi proietta in area 139.20/139.40

Mio malgrado son costretto ad interrompere i miei interventi 'sine die' ... vi faccio i miei auguri di buone feste fin d'ora, se non dovessi più riuscire a collegarmi ...

Auguro a tutti sempre e comunque buona salute e felicità


Auguro ad Oreste tutto il bene del mondo e spero di rileggerti presto.

15 dic 2011

13 dic 2011

C/C Bancario

Internet ti da la possibilità di cercare cercare cercare e leggere di tutto. Ho trovato questo articolo :

ManovraMonti mette fine al segreto bancario.
I commercialisti: «Violazione della privacy»


Venerdì, 9 dicembre 2011

La manovra di Monti prevede che il Fisco dal primo gennaio 2012 potrà leggere il nostro estratto conto bancario, avendo in automatico il rendiconto annuale di tutti i conti correnti, conti di deposito, titoli,gestioni, carte di credito e tutte le operazioni in banca. Il decreto cambia così il rapporto fra risparmiatori e Agenzia delle Entrate, abolendo di fatto il segreto bancario cheda una parte proteggeva forse gli evasori ma dall’altra anche la privacy di chi era in regola.

Alcuni hanno già paragonato il Fisco al Grande Fratello. In ogni caso la disposizione obbliga gli operatori finanziari a comunicare «periodicamente all’anagrafe tributaria» i movimenti di tutti i rapporti intrattenuti con la clientela «e ogni informazione relativa ai predetti rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, nonché l’importo delle operazioni finanziarie». Prima era necessario il sospetto di evasione fiscale per dar via agli accertamenti, ora sarà la banca ad essere obbligata a comunicare tutto sui propri clienti prima ancora che il Fisco lo chieda.

È di fatto, quindi, la fine del segreto bancario, iniziata nel 2005 con l’Anagrafe dei conti correnti, il database in cui venivano immessi finora solo i numeri di conto e gli estremi di chi lo apriva o lo chiudeva. Sulla vicenda è intervenuto ancheFrancesco Pizzetti, garante della Privacy: «Sicuramente avremo una compressione molto forte della privacy. Ma se lo prevede una legge dello Stato non è una violazione. Attenzione, però. Un trasferimento massiccio di dati pone un grosso problema di sicurezza. Se non proteggessimo i dati trasmessi, avremo creato solo un Grande Fratello».

«Sia le banche e gli intermediari finanziari che l’Agenzia delle Entrate dovranno assicurare che nessuno possa accedervi senza autorizzazione e per altre finalità che non siano quelle di contrasto all’evasione.Lavoreremo con loro perchè questo non accada». Sarà efficace questa tenaglia all’evasione? Pizzetti dice: «Certamente la trasmissione dei movimenti bancari sarà un aiuto per l’Agenzia delle Entrate, ma anche per la Sogei che già oggi ha una quantità enorme di dati»

11 dic 2011

RIDATECI LA DIGNITA'

Non ho ancora trovato un commento positivo alla manovra.....ah sì, uno - Casini - ma da uno che ha sposato in 2e nozze la figlia di un noto costruttore, immobiliarista, fasotutomì, e quant'altro .....beh, non mi sembra granchè attendibile.
La maggior parte dei commenti sono simili a questo :

"Mi consento una piccola e concisa digressione di carattere macroeconomico, allo scopo di farmi un'idea sulla possibile evoluzione NON-tecnica dei mercati ... le scelte del sig. Monti, prese in modo statico e ipotizzando che tali resteranno nel futuro, a mio avviso produrranno un effetto depressivo sulla ns economia interna ... finora abbiamo ottenuto l'aumento delle imposte e delle tasse, l'aumento delle accise sul costo del carburante che inciderà sui prezzi al consumo a causa dei costi di trasporto ... un aumento dei prezzi determinerà un processo inflattivo, che potrà essere combattuto con aumento dei tassi da parte della BCE (che al momento interviene in pratica ad uso e consumo italiano), e quindi un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, e quindi maggiori insolvenze bancarie, e quindi pignoramenti e vendite immobiliari all'asta, e quindi forte riduzione dei prezzi degli immobili, e quindi maggiori tensioni sociali ...... e quindi via via l'innescarsi di una spirale greca...
Spero di sbagliarmi, ma se così dovesse essere, non so se, pur con tutte le buone intenzioni, l'UE e la BCE riusciranno a salvare l'Euro, dato che noi NON siamo la Grecia ma la terza economia dell'Eurozona (per non parlare del debito ). Monti ha fatto una manovra lacrime e sangue per i soliti (che spero sia sufficientemente emendata in questo WE), purtroppo però nonostante abbia un valore lordo di ben 30 miliardi di Euro, resta poca cosa a fronte di un debito di 1900... quindi aspettiamocene altre a ritmo frequente e chissà dove andremo a finire

Ancora una volta vorrei sottolineare l'opportunità, per come la vedo io, che chi abbia risparmi da parte, consideri di delocalizzarne almeno una percentuale all'estero... la Svizzera è vicina e più sicura dell'Italia e il conto si può aprire legalmente, perchè esiste la libera circolazione dei capitali. Ovviamente una volta aperto il conto non lasciate i liquidi in euro, ma diversificate in maniera intelligente con un basket di valute sufficientemente differenziato e in fondi o obbligazioni ad alto rating sempre non denominati in euro... chi può dovrebbe anche considerare un investimento immobiliare in Germania, ad es. i prezzi a Berlino sono ancora molto interessanti."


Ma il Sig. Monti ed il suo codazzo di esimi professori e non tecnici, teorici del W L'europa, non stanno a fare di queste riflessioni ? Oppure pensano che attorno a loro esistano solo contribuenti che possono vantare la loro dichiarazione dei redditi a 5 zeri ?

5 dic 2011

Ciance en Libertad...

Cazzarola avevo visto giusto....accussì scrissssssi il 20 november...
 Cosa farà il nuovo governo..? e qui ci possiamo divertire ..inanzi tutto metterà le mani in tasca ai soliti..ICI, Iva, accise.. taglio delle pensioni, 

--- colpito in pieno ... 
intanto  va ricordato che nessuno dei governi precedenti è riuscito a fare qualcosa e poi vuoi mettere? Dico la soddisfazione di avere tutti contro..la sx protesta.. si ma quando smisero di pagare l'ICI mica si lamentavano o NO? e il bollo sulla patente ?.  dimenticato? .mai sentito un compagno lamentarsi...manco un ex dc se per questo..-
Intanto lo spred le crollato.. azzarola..mettiamola come volete ma come boccata di ossigeno e super ..diciamo sui 25 carati ..forse anca qualcosina in più...

Ma la cosssa minga finisce acchi..ai voglia ..Tagli alle caste  ..(politici,magistrati,giornalisti,avvocati,ecc.) .. qui tocca andare pianino..
.sono loro che votano..
.se riuscissero a limitarne i privilegi non sarebbe male..
.intanto vogliono la riforma entro il prossimo anno degli albi ..
pena la cancellazione..
Va ricordato che entrambi i due B.... Bersani prima e Berlusconi poi ci hanno provato ..ma sono stati bloccati dal gruppo avvocatizio/notarile/magistrato.. interno..quelli sono tosti e sopratutto bipartisan..je frega solo dei loro grani  ..mica de noialter.....-

Comunque la settimana borsistica si preannuncia vivace..ottima coscia...por my.. ..mi sa ghe me divertirò...la scorta di bier c'è..er salame anca  domattina celagiochiamo..e vai..

3 PENSIERI

Non ho ancora trovato un pensiero che metta in risalto le "qualità" della manovra. Ho trovato di tutto .

1) Bene, dopo 17 anni che non voto me lo butta in gulo anche il votato metaforicamente...anzi, pure chiamato.
Bene, spero che la fine arrivi presto per questo paese perchè per aver giustizia o si muore tutti o muoiono sempre i soliti..almeno nella tomba li porti tutti.
Di TAGLI alla COSA pubblica, dal film "LA COSA" appunto, nada, niente, niet, nulla di nulla, il nulla totale.
Che bella ingulata che mi son preso, bravo coione che sono, proprio bravo.

PS: unica, forse, è stata Lei e la sua riforma pensionistica ma come minimo in parlamento passeranno tutte le tasse mentre la sua riforma rimarrà solo un ennesimo tentativo fallito."

2) "Hanno detto che li faranno... hanno parlato delle provincie.. hanno abolito qualche ente, gli enti pensionistici minori.. cakate insomma ed intanto tassa su tutti gli strumenti finanziari, addizionale IRPEF, aumento dell'IVA.. blocco dell'indicizzazione dell'inflazione per le pensioni sopra 960 euro ed infine nuova tassa sulla casa con rivalutazione delle rendite del 60%...


Manovra un ciccino depressiva... e poi i contentini ai soliti noti con l'IRAP che vediamo quante assunzioni porterà... e i finanziamenti agevolati che vengono usati dalle banche ma con tassi da paura..."

3) "Buongiorno a tutti.
Me ne sono stato in religioso silenzio fino ad ora perchè volevo evitare di commentare in anticipo, anche se da giorni l'aria che tirava intorno a sta manovra già puzzava di bruciato...
In aggiunta a quanto detto da Duke e Gipa inserirei anche l'adesione (ma sarà un caso?) alla linea demagogica franco tedesca sulla tobin tax e la totale assenza di comunicazioni in merito all'unica vera e sensata patrimoniale che dovrebbe essere attuata, cioè un bell'accordo con la Svizzera, come già fatto dai tedeschi e da altri, sulla tassazione al 25-30% dei conti in cambio del mantanimento dell'anonimato. I dati indicano in 135 bn circa i quattrini italiani lì depositati, il saldo di una operazione simile supera l'importo di tutta sta manovra del qazzo che hanno messo in piedi.

Per tacere del fatto che mi pare di essere la generazione dimenticata: qualcuno potrebbe spiegarmi perchè diamine devo pagare per le qazzate di quelli di prima e anche per pagare il futuro di quelli che arrivano dopo?
Alla mia generazione cosa viene detto? Bhè, vai in pensione a 100 anni perchè prima abbiamo speso in 30 anni quello che avremmo dovuto spendere in un secolo, però intanto vedi di far posto sul lavoro a qualcuno più giovane, mettiamo una bella detassazione irap così per far posto magari mandano fuori dalle balle te in un mondo dove a 40 anni lavorativamente sei vecchio e non ti piglia nessuno, però non te la prendere, intanto ti tassiamo per benino anche quei 4 soldi che hai da parte perchè sai, bisogna spostare il prelievo dal lavoro al patrimonio, eh d'altronde sai, per mezzo secolo il fisco non è stato in grado di beccare una minkia di evasore che fosse uno e adesso spariamo nel mucchio, se tu finora hai pagato sempre tutto e il patrimonio che hai è quello che residua di entrate già ampiamente tassate son tutti qazzi tuoi, eh sai bisogna fare i sacrifici...

Se questa è l'alba della svolta liberale, questo paese è morto.
E nasce morta anche quell'Europa di cui Monti si riempie la bocca ad ogni respiro.

Una delusione enorme, lasciatemelo dire dato che anche io avevo riposto molte speranze in questo governo, soprattutto nella prospettiva di un cambio dell' offerta politica in questo paese.

Il sogno è già morto all' alba, mi sa tanto.


MI VIEN DA VOMITARE"

CHI L'HA VISTO ?

Stamattina - forse - vedremo il Decreto nella sua interezza.

3 dic 2011

INTERVISTA A NIGEL FARAGE


Al parlamento europeo, come in tutte le istituzioni del mondo, non si può fumare. Ma in una piccola stanza al quarto piano di rue Wiertz 60, nell'edificio che l'europarlamento ha intitolato ad Altiero Spinelli, questa regola non vale. Qui, tra una enorme bandiera inglese, una bara a dimensioni reali con stampato il simbolo dell'euro e una caricatura di Van Rompuy (presidente del Consiglio europeo, ndr ), siede il deputato inglese Nigel Farage, ultras degli euro scettici a Bruxelles.
Farage, lingua tagliente con sarcasmo tipico degli inglesi, ha acquisito una certa notorietà anche in Italia dopo il suo celebre j'accuse pronunziato contro i tecnocrati europei nel celebre discorso del 16 novembre scorso. Appena ci sediamo per l'intervista, subito si accende una sigaretta e sorridendo mi dice: «Qui si può, in questo ufficio c'è libertà!
This is a free zone . Lei non solo può, ma deve fumare».
Mr. Farage, lei nel suo intervento di qualche settimana fa, ha detto che non vuole vivere in un'Europa dominata dalla Germania. Ma è davvero quello che sta avvenendo?
«Oggi le posizioni apicali qui a Bruxelles sono rappresentate da uomini come Barroso, Van Rompuy e anche Mr. Juncker, (presidente del Gruppo dell'Eurozona, ndr ).
Nessuno di loro è stato eletto e nessuno ha la legittimità e l'autorità per governare e prendere decisioni che influenzano in modo definitivo la vita degli Stati sovrani. Sono persone di basso profilo, di bassa qualità, gente che non ha lasciato il segno nemmeno nel proprio Paese, non hanno capacità di leadership. I tedeschi stanno perseguendo una politica che distruggerà le economie di parecchi altri Paesi europei».
Lei ha detto che Berlusconi è stato destituito dai burocrati dell'Ue, come Papandreu. Berlusconi avrebbe dovuto resistere a questo «golpe finanziario»?
«Penso che Berlusconi sia stato il vostro leader abbastanza a lungo, e che oramai fosse arrivato il momento di andare via, ma solo perché va così. È successo alla Thatcher e ora è successo a Silvio, è normale. Ma è strano che sia stato sostituito (o destituito) da Monti, che non faceva nemmeno parte del Parlamento e ora è senatore. Questo signore ha formato un governo senza nemmeno un politico eletto. Penso che sia una delle cose più incredibili per un grande Paese occidentale come l'Italia. È assurdo! Non riesco a capire perché i politici italiani non stiano a gridare. I vostri politici dovrebbero dire che il governo democratico è stato esautorato. È così che iniziano le dittature, se lo ricordi caro Parenzo... Nel Regno Unito non sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere.
E cosa poteva fare Berlusconi?
«Non capisco perché abbia accettato il governo Monti. Certo, il vostro premier era indebolito dal fatto che fosse alla fine del suo ciclo, ma, a parte Berlusconi, la maggioranza dei parlamentari italiani si sarebbero dovuti alzare a protestare e avrebbero dovuto dire che è inaccettabile. Ci è stato imposto dalla Merkel e da Van Rompuy. Siete governati da un fantoccio scelto da una potenza straniera. Avete rinunciato alla democrazia e avete dato a questa gente un potere eccessivo. Monti dice che ha bisogno di essere il leader solo per 18 mesi, ma potrebbero essere anche 18 anni. Una volta che avete accettato questo principio, cosa può fermarlo?»
Però Monti dice che metterà a posto i conti pubblici italiani, farà la riforma delle pensioni.
(Una sonora risata anticipa la sua risposta ). «Sì, farà ciò che il suo capo tedesco gli dirà di fare. È la verità...»
Qual è il ruolo di Sarkozy?
«Sta lì, col petto gonfio, ma non lo sa nemmeno lui... è la Merkel a manovrarlo, come un piccolo fantoccio lo tiene buono dentro una tasca dei suoi tailleur».
Cosa pensa della vita privata di Berlusconi? Quei fatti hanno contribuito ad indebolirlo?
«Ne sono estremamente invidioso. A parte gli scherzi, mi dispiace molto non essere mai stato invitato ad una delle sue feste! Scherzo, ma non dimentichi che conosco l'Italia abbastanza bene. Ho avuto un'agenzia a Milano per diversi anni. Ho conosciuto molto bene il mercato italiano. Nessun Paese europeo ha sofferto tanto l'instabilità politica fino al 1995. I governi cadevano continuamente, mentre Berlusconi ha portato stabilità. Bisogna fargli i complimenti per questo!»

Passera, ex banchiere, è oggi il plenipotenziario del ministero allo Sviluppo economico. Sarebbe possibile in Inghilterra?
«Dubito che sarebbe possibile. Sarebbe un incubo. È stato ovvio dall'inizio che Grecia e Portogallo non sarebbero mai sopravvissute con l'Euro. Ma l'Italia ha bisogno delle svalutazioni competitive e i mercati dei tassi di interesse suggeriscono che l'Italia non si confà molto ad un modello in cui la Germania domina. Penso che nel vostro Paese dobbiate discutere sul vostro futuro: nell'Euro o no? Un dibattito serio dovrebbe avviarsi immediatamente».
Voi avete la regina, noi abbiamo Giorgio Napolitano...
«Napolitano è colpevole, perché lui, come presidente, ha consentito questo abuso della democrazia. Non è in grado di essere il vostro presidente. Il suo ruolo di presidente è di difendere la Costituzione, e ha fallito nel farlo. Dovreste licenziarlo».
Licenziarlo? Ma che dice? Non si può, mica è un dipendente della Lehman Brothers.
«Ho detto proprio così. Licenziate Napolitano. È complice di questo delitto alla democrazia. Dio salvi la regina... Arrivederci, ora ho da fare. Devo preparare un documento su questi farabutti europei».

48 ORE AL "D" DAY

RIFLESSIONE
Questo Governo è in carica da quasi 20 gg.. C'erano dei provvedimenti immediati da prendere per salvare l'Italia. Lo spread btp era più o meno a 500 sul bund.
Dopo questo periodo, la nebbia agli irti colli sale......fino al 29 novembre il bund è rimasto a 500 (490 per la precisione), nessun provvedimento urgente è stato fatto....ah sì, un tal Ministro non si è seduto ad una scrivania perchè forse era la stessa alla quale si era seduto Mussolini, un tal altro voleva sedersi sulla scrivania che era stata di Togliatti, ma un precedente Ministro - comunista - l'ha fatta sparire perchè "innamorato della stessa". E poi cosa è successo ?
Dal 30 novembre il bund è miracolosamente sceso a 430 circa (senza nessun provvedimento) i giornalisti pasticcati non hanno fatto altro che parlare e sparlare su tagli di qui (non di là) su aumenti di qui (non di là), le parti sociali verranno convocate oggi, giusto per prendere atto di quali saranno gli aumenti di imposte.
Da noi c'è un detto : Maria goo un dubi.....(questa è la pronuncia) me sa che i me inkula de scià e de là (oppure) davanti e dedrèe.
Però un risultato è arrivato........la cassa integrazione per una 20ina di dpendenti.......

"Scrive il Corriere della Sera on line che la Gemeaz Cusin, la società che gestisce il ristorante, ha deciso di gettare la spugna e chiede all’amministrazione di Palazzo Madama "una soluzione amichevole" per rescindere consensualmente il contratto, sottoscritto il 12 febbraio 2010. La società appaltatrice ha messo la questione in mano agli avvocati, che hanno redatto un parere con cui sperano di convincere Palazzo Madama a rivolgersi altrove per sfamare i senatori. Nella relazione si legge che, prima della decisione dei questori di tagliare i costi, i senatori pagavano per un pranzo "il 13% del prezzo effettivo, anche per i pasti di tipo superiore o pregiato, il cui costo ricadeva, quasi per intero, sull’Amministrazione".
Ora però, che le quote percentuali a carico degli utenti "sono state sensibilmente incrementate» e che i senatori pagano la spigola o il filetto quanto i comuni mortali, è comprensibile che alla Gemeaz Cusin i conti non tornino più. E che la società chieda lo scioglimento consensuale del contratto con decorrenza 31 dicembre 2011. Da quando i costi sono quelli di un comune ristorante del centro di Roma, lamenta la società, "si è verificata una eccezionale diminuzione dell’attività", con una riduzione dell’affluenza "di oltre il 50 per cento".
La Gemeaz Cusin, secondo quanto riporta il Corriere, stima "un calo del 70 per cento dei pasti prodotti", con conseguente perdita economica ed esuberi del personale. Il primo effetto concreto è la richiesta di cassa integrazione per 20 dipendenti del ristorante."             

24 nov 2011

Non mi è mai piaciuto sottostare ai teteski

Riporto completamente l'articolo che ho trovato su I.O.

qquebec – La colonizzazione tedesca comincia dalla Grecia
Ma quello che non ci dicono è che ciò che si sta consumando veramente in Europa, cioè è una sorta di guerra finanziaria con Berlino quartier generale e Francoforte (BCE) fronte operativo. Se ripercorriamo la storia europea degli ultimi secoli, non possiamo negare che la Germania sia stata al centro delle più sanguinarie guerre europee, poi allargatesi al mondo intero. Tutte guerre che, già dai tempi di Bismark, avevano come scopo l’espansione e il dominio del popolo teutonico in Europa attraverso la conquista di territori, ricchezze, risorse e spazi commerciali. Sembra dunque esserci nella Germania uno storico desiderio di dominio. Allora gli strumenti di forza erano le armi e gli eserciti, oggi è l’euro. Cambia solo lo strumento di offesa, ma l’obiettivo è sempre quello. E il caso del salvataggio della Grecia è emblematico da questo punto di vista. Nel giugno del 1941 la Germania mandò i panzer ad Atene, adesso ci manda la BCE e gli ispettori con la valigetta piena di contratti capestro da imporre ai vinti che prevedono la cessione “volonaria” di importanti quote di aziende, banche e aree demaniali. Come la cessione del controllo della OTE, che gestisce la rete telefonica nazionale o dei porti e degli aeroporti. O la creazione di progetti di sviluppo, quali il recente Progetto Helios, varato dalla Germania, con la cortese collaborazione della Grecia che dovrà mettere a disposizione terreni demaniali dismessi sui quali i tedeschi realizzeranno i loro parchi fotovoltaici per importare quella energia che verrà a mancare con l’addio della Germania al nucleare. Ma gli esempi potrebbero essere tanti. In sostanza, però, la Grecia pagherà in parte i suoi debiti con il fotovoltaico.

La moneta unica come “mezzo di distruzione di massa”
La creazione della moneta unica, del resto, con trattamenti di cambio differenti da stato a stato in riferimento a quella che era nel 2001 la moneta nazionale più forte, cioè il marco tedesco, ha indebolito alcuni paesi rendendoli più vulnerabili all’inflaizone, al tempo stesso rafforzandone altri. L’Italia, paese fondatore dell’Unione Europea, è stata penalizzata sotto questo punto di vista più di altri, con un cambio a 1.936,27 lire per un euro e appesantendo col tempo e in maniera irreversibile quel rapporto debito pubblico/Pil che poteva essere regolato con una svalutazione monetaria della lira. Di fatto la Germania, il cui debito pubblico è al limite della sostenibilità (82% del Pil), ha dalla sua il fatto che l’euro non ha implicitamente svalutato la propria ricchezza, come invece è successo per l’Italia e maggiormente per la Grecia rendendo questi stati più vulnerabili e attaccabili dalla speculazione internazionale sul cambio. A tutti gli effetti, ci siamo accorti ben presto di un fenomeno di inflazione reale fortissimo, con prezzi che tendevano a salire (una pizza margherita che costava 4.000 lire, quasi da subito venne a costare 4 euro sfruttando nell’immediato una debolezza psicologica umana, che tende a considerare il primo numero di una cifra), ed oggi, a dieci anni dall’introduzione dalla moneta unica, possiamo tranquillamente dire che ciò che costava 1.000 lire oggi costa un euro (a un cambio quasi doppio, però).

Quell’oceano di soldi in nero
Se scendiamo più nel dettaglio e senza guardare in faccia nessuno possiamo dire che una parte dell’Italia ha fortemente approfittato dell’avvento dell’euro. Chi ha potuto, ha subito alzato i propri prezzi, e parliamo di commercianti vari, ristoratori, medici, notai, avvocati, commercialisti, dentisti, liberi professionisti in genere. Va detto forte e chiaro che molte materie prime salivano poco o niente, come ad esempio i beni agricoli, ma a noi consumatori veniva tutto aumentato spacciandocelo per “sono aumentate le materie prime”, oppure “è aumentato il costo della vita”. Ed ecco che il medico specialista, o il dentista, equiparavano subito le 100.000 lire a 100 euro. Una fenomenale massa di denaro veniva drenata dalle tasche di lavoratori dipendenti e pensionati, per finire nelle tasche di chi già possedeva una situazione migliore. Per ovviare all’aumento dei prezzi molte volte le persone cercavano il risparmio del “senta, e senza IVA?”. Ed ecco che la massa di denaro che fluiva da una parte dell’Italia verso l’altra si tingeva parzialmente di nero. Parte di quel nero veniva riversato in conti correnti, spesso esteri, dove non fanno domande, ma anche italiani perchè in quegli anni c’erano meno controlli, e parte veniva riversata sul grande amore degli italiani: il mattone.
Eh si, perchè nel 2000 il mondo intero iniziò ad andare in recessione, anche come reazione ad una spaventosa bolla speculativa dei mercati borsistici di tutto il mondo. Basti pensare che il nostro Mib30, l’indice principale di allora, toccò per ben 2 volte quota 51.000 (oggi siamo sotto 15.000). In Italia, come del resto anche in altri paesi europei, gli investitori fuggivano dalla borsa, e dove potevano investire? Nell’acquisto di immobili. Ed ecco che quella enorme massa di denaro, in parte nera ed in parte bianca, si riversò come un fiume in piena sul mercato immobiliare, dando vita ad un incremento dei prezzi degli immobili. In pochissimi anni le case raddoppiarono, in molti casi triplicarono di prezzo grazie anche alla leva dal cambio psicologico e incontrollato della lira con la nuova moneta europea (1.000 lire = 1 euro, 100 milioni = 100 mila euro).

Mandanti ed esecutori dell’impoverimento di parte della nostra società
Senza conseguenze? Ovviamente no. A parte un divario sempre maggiore in fatto di ricchezza posseduta, con una fascia di persone sempre più ricca ed una massa più numerosa di persone che cominciava a non riuscire più ad arrivare a fine mese, la fascia di persone che cercava di accedere alla prima casa veniva letteralmente massacrata: giovani coppie o singoli dovevano iniziare ad accendere mutui non più su 15 o 20 anni, ma su 30 e 40, con il risultato di un lunghissimo e pesantissimo indebitamento. E se hai un mutuo pesante da pagare… non compri più nulla, non consumi più che lo stretto necessario, insomma il tuo apporto all’economia, basata sui consumi, si riduce all’osso. Ecco dunque che la crescita economica di questo paese, che dipende da quanto le aziende producono, e dunque da quanto i cittadini consumano, non decollava. E se il Pil non decolla, ma il debito pubblico si, anche per via dell’effetto euro, il rapporto debito pubblico/Pil peggiora, passando da quel 107 del 2006-2007 al 120 di oggi. Quindi, la moneta unica ha ucciso l’Italia su commissione. Il mandante è la Germania, ma l’esecutore è lo Stato, almeno in parte, laddove non esiste una coscienza sociale e un amore di nazione che rendesse coeso il nostro popolo, che al contrario è sempre diviso e improntato al “ognuno per sè”. Ma il bello è che tutto ciò era evitabile.

Cosa si sarebbe potuto fare
Si poteva fare qualcosa nel 2002 o no? Si, si potevano mettere in piedi delle misure di controllo dei prezzi, a livello legislativo ma anche con mezzi semplici, come ad esempio l’obbligo di mostrare, per tre anni dall’introduzione dell’euro, ovunque, e ripeto ovunque, il prezzo in Lire accanto (e della stessa grandezza) al prezzo in Euro. Sanzionando i trasgressori. Ma perchè questo non fu fatto? … Fu una svista? Tecnicamente il raddoppio dei prezzi portò come conseguenza anche a un raddoppio del gettito IVA nelle casse dell’erario e questo faceva comodo allo Stato. Ma era evidente che non sarebbe durato a lungo il giochetto perché prima o poi il consumatore medio, quello che sa di avere i soldi solo se si mette le mani in tasca, si sarebbe accorto della fregatura con inevitabile crollo dei consumi. Allora perché non si mise un freno a questa speculazione sin dall’inizio? La nostra teoria è che questo “non agire” fu il frutto di un calcolo politico da parte del governo Berlusconi che si insediò nel giugno del 2001. Ma qui occorre fare qualche passo indietro. Nella seconda metà del 2000, poco prima dell’avvento dell’euro quindi, l’Italia si accingeva già ad entrare in recessione, con le aziende che mostravano i primi cali di profitto. E durante una recessione cosa fanno solitamente le persone? Non spendono, ma mettono i soldi che avanzano al sicuro, temendo tempi peggiori. Succede ovunque, ed è un fenomeno che alimenta la recessione stessa, perchè i consumatori smettono di cosnumare limitandosi allo stretto necessario, dunque le aziende devono adeguarsi smettendo di produrre come prima, devono mandare a casa lavoratori, che a loro volta non avranno più soldi da spendere. Una catena, insomma, un circolo vizioso.
Come si sarebbe potuto invertire il trend all’indomani dell’introduzione della moneta unica? Posto che il rapporto di cambio fu fissato a svantaggio dell’Italia e a favore della Germania, i governi avrebbro dovuto vigilare attentamente sui prezzi, come dicevamo prima. Si decise, invece di non intervenire, anche perché l’euro ci avrebbe messo al riparo da impennate inflazionistiche. Quindi ci avrebbe pensato l’euro, questa nuova valuta ad aggiustare le cose. Sembrava una manna piuovuta dal cielo tanto che molti ne erano divenatti euforici senza curarsi degli effetti catastrofici che avrebbe causato sul potyere d’acquisto dei consumatori. Così l’italiano benestante, lavoratore autonomo, ha subito cercato di approfittarne alzando i propri prezzi ed equiparando nella sostanza l’Euro alle 1.000 lire di prima, mentre il lavoratore dipendente si è ritrovato la busta paga dimezzata in termini reali. A tutto vantaggio delle banche che in quegli anni pompavano sul mercato immobiliare a più non posso spingendo la classe operaia a contrarre mutui in euro approfittando dei tassi di mercato relativamente bassi (ma in euro!). Un trappola che ha permesso un arricchimento sfrenato delle banche che nel frattempo avevano valorizzato a bilancio cifre doppie rispetto a quelle reali e che sarebbero state onorate dal contribuente con il doppio degli anni di lavoro, rispetto a quando c’ìera la lira. Quindi, gran parte del risparmio delle famiglie è stato eroso così come buona parte del paese si trova adesso in tale difficoltà da non poter più contribuire ai consumi se non a quelli strettamente essenziali, e dunque non si cresce.

Una guerra a colpi di spread
Quello a cui stiamo assistendo oggi nei paesi periferici dell’eurozona non è altro che una corsa dissennata a vendere titoli di stato italiani, spagnoli, portoghesi, ecc. per timore che falliscano sotto il peso del debito pubblico. E chi li compra? Guarda caso, proprio la BCE, che pur essendo un organismo indipendente, risente della gerarchia del potere europeo, che vede la Germania in testa, dunque volente o nolente la BCE è influenzata dal potere finanziario tedesco. In questo modo i forzieri delle banche tedesche, che ultimamente hanno venduto sul mercato una notevole quantità dei nostri Btp che detenevano, fanno il pieno di liquidità a una velocità che si può tranquillamente misurare con lo “spread”. Più si allarga il differenziale fra i titoli di stato italiani e tedeschi presi a riferimento, più veloce è il travaso di fondi dalle banche italiane a quelle tedesche. Del resto i soldi non si creano né si distruggono, bensì si trasferiscono all’interno dello stesso insieme di elementi, che si chiama Unione Europea. Quando la misura sarà colma la Germania (ma anche la Francia, perchè ricordiamo che le banche francesi ultimamente hanno venduto il 50% dei Btp italiani che avevano in portafoglio) darà il placet per aiutare i paesi in difficoltà stampando moneta, rendendo operativo il fondo salva stati (Efsf) e lanciando gli eurobond.

Il debito posseduto come arma di convincimento
In Grecia l’amico qquebec ha spiegato come questo fenomeno abbia comportato una sorta di colonizzazione, perchè la Grecia ha dovuto cedere per farsi aiutare, ha dovuto pagare con qualcosa il suo salvataggio. Per quanto riguarda l’Italia, invece, la situazione è più complessa. Ma abbiamo visto ad esempio alcuni fatti: uno di questi, e il più eclatante, è Parmalat, dove l’Italia ha fatto finta di scandalizzarsi, di strapparsi i capelli, ma non ha portato sino in fondo la difesa della nostra azienda. C’era – va detto – un difetto originale, ovvero l’assenza di una definizione di alcuni settori strategici, come invece ha fatto la Francia le cui aziende di inyteresse nazionale sono difese dall’acquisto da parte di gruppi stranieri. Basti ricordare GDF Suez, operante nel settore energetico, che stava per essere conquistata tramite Opa da Enel, e che venne invece difesa a spada tratta e non se ne fece più nulla. In Italia invece, governi miopi, non hanno mai messo mano ad una simile definizione limitandosi a far valere il peso della golden share, peraltro invisa da tutti a livello europeo. Quindi su Parmalat si era in difetto sin dall’inizio, ma il governo italiano avrebbe potuto tentare un salvataggio in extremis, azzardato è vero .. ma possibile. Ebbene quel tentativo non è stato fatto, e Parmalat è andata. L’Italia ha dovuto cedere, e l’arma di ricatto è stata la quantità di debito italiano in mani francesi. Perché, oggi come oggi, chi possiede il debito è sovrano, cioè comanda. Così, a breve, potrebbero finire in mani francesi anche Edison e Alitalia. E’ solo questione di tempo (e di accordi). Se la quarta guerra mondiale – come diceva Einstein – si combatterà con le pietre, forse la terza si sta già combattendo a colpi di “spread”.

23 nov 2011

BOICOTTARE I KRUKKI

Gli attacchi speculativi all'euro rafforzano il potere dei tedeschi in Europa. La Grecia è già caduta, schiacciata dal suo debito pubblico, mentre altri stati si stanno piegando lentamente ai diktat della Germania. Il fondo salva stati sarà operativo con i soldi in fuga verso i bund tedeschi

La Germania vuole dominare l’Europa. Ormai il quadro è talmente chiaro che anche una persona inesperta di economia e finanza lo capirebbe. Sempre che non si faccia rimbambire dalla stampa e dalle televisioni, che continuano a dare la colpa unicamente al debito pubblico o ai governi che non hanno fatto niente per cercare ridurlo. Il debito pubblico è stato aumentato già da un bel pezzo da diversi stati, quindi non solamente l’Italia ma anche ad esempio i primi della classe, gli USA (chi non ricorda il braccio di ferro sul rialzo del tetto del debito di pochi mesi fa?), quindi non è una novità, ma diventa un problema solo quando la crescita economica rallenta e si avvicina mediamente allo zero, come è accaduto da noi. Tuttavia non è l’apocalisse e non significa che non ci sia rimedio. Anzi, le ricette per curare il male ci sono, basta solo applicarle, ammesso che lo si voglia veramente fare. Gli USA, che viaggiano su una lunghezza d’onda non diversa da quella europea in fatto di debito pubblico, hanno alzato come dicevo l’asticella del tetto e magicamente per l’opinone pubblica hanno risolto parte del problema (resta il problema della crescita, che deve essere sostenuta per contrastare l’aumentato debito pubblico, e dunque per tenere basso il loro rapporto debito/Gross Domestic Product). Ancor più interessante come esempio il Giappone, caso paradossale per chi lo conosce a fondo, convive col problema del debito statale da almeno 25 anni applicando tassi d’interesse a zero sul costo del denaro in una economia a stagflazione costante. Ma in Europa, e in Italia specialmente, la musica è diversa. Sembra che tutto il male si sia concentrato improvvisamente qui. Così ci hanno fatto credere, al punto che l’allarme sociale gonfiato a dismisura dai media e dalla stampa governativa si è trasformato in crisi irreversibile, così come ci avevano fatto credere il contrario dieci anni fa durante l’esplosione con la bolla internet e successivamente con quella immobiliare. Insomma, non si sa più a chi credere e a cosa pensare mentre i mercati sono in preda del panico.

W L'AUSTERITA'

Ma come ? Questa doveva essere il Governo del fare, del tagliare, del decidere, dell'agire.......e mo' ? Le Camere rimangono chiuse 2 settimane ? Ma come ? Ma se ci sono degli impegni urgentiiiiisssiiiiimi che il precedente Governo l'abbiamo cambiato perchè decideva dopo solo 2 giorni.......ed ora ? BUFFONI

Leggete questa :

"Grazie a una legge del 1997 firmata dal Professor Prodi, i nuovi titolari dei dicasteri - in cambio della mancata indennità parlamentare - metteranno in saccoccia 132mila euro lordi annui. Insomma, come spiega lo stesso Bechis, "il governo tecnico snello costerà 4,8 milioni di stipendi", mentre "il governo uscente costava 2,9 milioni". Se questo è l'inizio non siamo certo messi bene.
A questo "spreco" va ad aggiungersi, come denunciato nei giorni scorsi dal Giornale, il lauto stipendio dello stesso SuperMario.
Grazie alla scelta di Giorgio Napolitano di nominarlo senatore a vita, Monti "aggiunge 12.005,95 euro lordi di indennità, più 12.680 euro netti di rimborsi, al costo mensile dei senatori italiani. In un anno (12 mensilità) fanno 144mila euro lordi di stipendio, e 152mila di rimborsi: circa 300mila euro l’anno di costo per Monti senatore a vita".
Alla faccia della crisi. Come se non bastasse l'ingresso in politica dell'economista della Bocconi garantirà a 350 parlamentari di prima nomina e ad altri 264 veterani un vitalizio mica da ridere. I primi raggiungeranno la cifra di 2.412 euro al mese al compimento del 65esimo anno di età con un costo aggiuntivo per le casse dello Stato di oltre 172 milioni di euro. Grazie a SuperMario i parlamentari eletti nel 2006 e rinominati due anni dopo, invece, andranno invece in pensione a 60 anni con 4.202 euro al mese. Una spesa di oltre 465 milioni di euro.
Alla faccia dei tagli dei costi della politica, insomma. La dieta firmata da Mario Monti inizia con una grande abbuffata. A questa seguirà, con buona probabilità, una dieta ferrea. Ma quella dovranno farla i cittadini sui quali peseranno la reintroduzione dell'Ici e la patrimoniale."

1° ed unico risultato del Governo : 350 milioni a Roma......Adesso diventi imprescindibile dare la nazionalità a chi è nato in Italia e neppure rispetta le nostre Leggi.........e poi .......???

22 nov 2011

MONTI

Prendo queste notizie qua e là.....saranno vere ? A Voi il compito di verificarle :

"......Mario Monti continua a negare di essere un rappresentante dei Poteri forti; ieri ha sfioraro il ridicolo ricordano come l’Economist lo avesse definito il “Saddam Hussein del business Usa” per essersi opposto a Microsoft e Coca Cola quando era Commissario europeo. Frase ad effetto ma priva di fondamento........invece la Coca Cola che lui aveva “perseguitato” lo ha assunto come Consigliere, .........

......Mario Monti non rappresenta i poteri forti, Mario Monti è parte costituente dei poteri forti. Monti è consigliere di Goldman Sachs (a proposito: ma si è dimesso?), è presidente della Trilaterale (ramo europeo), ha fondato il think tank Breugel di cui è presidente, è membro e assiduo frequentatore del Bilderberg. Naturalmente nelle biografie ufficiali scorda sistematicamente di ricordare la sua affiliazione alla Trilaterale e al Bilderberg. Perchè?......

.......Altro che tecnico sobrio e neutrale, Monti è un uomo molto ambizioso che recepisce gli interessi di queste organizzazioni, le quali hanno forti interessi finanziari.......

......Così Monti può perseguire i propri interessi, facendo leva sul sostegno dei compagni di cordata italiani .Ad esempio: oggi fa scandalo il bigliettino di Enrico Letta, nessuno scrive che Enrico Letta è un membro della Trilaterale, affiliazione che naturalmente il deputato Pd, come Monti, non rivendica nelle biografie ufficiali. Sapendo questo retroscena il suo gesto apparentemente ingenuo assume un altro significato ......

PS Un lettore di questo blog, Marco Saba, che ringrazio, segnala che Monti è anche membro Senior Advisory Council di Moody’s ovvero della principale agenzia di rating al mondo…...."






Sarà tutto vero ? Inquietante ........

 

20 nov 2011

CIANCE EN LIBERTE...

Politica; per como la vedo mi..
Partendo da lontano.. dai tempi in cui la Dc, Psi,Pli,ecc, vennero smontati dalla magistratura.(FINANZIAMENTO ILLECITO AI PARTITI) ora che si sia indagato solo su alcuni partiti sembra evidente.. basta una piccola comparazione..quella dei dipenti dei partiti..al tempi d'oro il Pc ( o como si chiamava..)disponeva di migliaia di dipendenti stipendiati..Ora essi sono meno di mille e si sono venduti anca il bottegone...ma andem inanzi..
Certo gli elettori della destra..mica hanno votato per il trota o la  minetti..ma si sa chi comanda ..mette i suoi ..devo dire che la minetti il suo bel posticino  se le "guadagnato"..mentre sul trota..be sorvoliamo..
la sinistra..Be in un momento raro di onestà un parlamentare di tale schieramento ebbe il coraggio di dire ..che loro.. non erano stati capaci neanche di fare una legge sul conflitto di interessi.........................................


La destra molla( non è caduta) ..si fa un governo tecnico..ora questi "tecnici" guadagnano(guadagnavano) più di un parlamentare,a parte il Passera che dovrà rinunciare a 4 milioni di Intesa ma gliene rimangono altri... il meno ricco acchiappava più di un bersani...Quindi non ci sono entrati per il grano..ma per (almeno spero)amor di patria...
 Fiducia record per il nuovo governo  ( ora i nostri parlamentari approvano con larghe maggioranze trasversali solo i  loro benefic..tipo I.pod ..I-Pad2 gratis..aumenti di stipendi e cosucce simili)
 Cosa farà il nuovo governo..? e qui ci possiamo divertire ..inanzi tutto metterà le mani in tasca ai soliti..ICI, Iva, accise.. taglio delle pensioni, che se andiamo a vedere sono già ora migliori di Francia e Germany..anche loro hanno una pensione di anzianita a 40 anni viene chiamata in modo diverso tutto quà.
La logica vorrebe che si trovassero i denari dai grandi evasori e company bella..ma per fare ciò serve tempo e questo manca..quindi mano al portafoglio gente  ..tocca a noi.. i soliti..

Patrimoniale ,e si hai voglia qualcosa piluccheranno ma serve solo come cortina fumogena..
Taglio dei benefic alla casta.. no dico siamo matti?..il prelievo fatto da Fini e già stato recuperato con un aumento (votato a maggioranza bulgara )
taglio dei parlamentari..passato in cavalleria anchesso..
taglio delle pensioni della casta..forse ..ma solo forse nella prossima legislatura..i 350 onorevoli(minuscolo mi raccomando) di prima nomina..  mica voterebbero per troncarsi le palline..

Quindi qualsiasi cosa vorranno fare..dovranno passare sotto le forche Caudine del parlamento..pena la bocciatura..e qui tutti i partiti  gongolano..
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MERCATI;   e vai ..(se ne parla pochino ultimamente sul blog)
 intanto va sottolineato che la Grecia verrà salvata.. il motivo  è semplice  i suoi debiti sono in mano ai Franzusi ,Tedeschi, Inglesi..
Ora tenendo conto di ciò e che i cosidetti Pigs sono grecia,belgio,italia,spagna,portogallo,irlanda..messi tutti assieme contano più dei crucchi..e i voti contano..si faranno i bond europei..magari con un nome diverso..cambia poco ma senza di essi la Francia non potrà salvare le sue banche
 ( e son o tante )..altrimenti ciao ..ciao.. anche così.. non è messa bene..le banche stanno vendendo i nostri bond..(che rendono il 6/7% ) per acquistare i propi (3/4%)..e dato che trovano compratori ..noi non siamo messi poi cosi male ( personalmente farei il contrario)   comunque si sà ..ordini dall'alto se vogliono il grano del governo devono bere la cicuta..questa primavera ne vedremo delle belle a tal proposito...
Germania ..al momento stanno bene..ma..se non cambiano alla veloce staranno peggio..  se il salvataggio della grecia fosse avvenuto all'inizio del 2010 di denari ne sarebbero serviti di meno ed ora le cose andrebbero meglio ..anche per i crucchi..intanto in Svizzera non trovi una cassetta di sicurezza manco a strapagarla.... e vai....

18 nov 2011

EQUITA' SOCIALE

Ieri ho sentito una bella enunciazione di programma. Tono pacato, parole ben scandite, una battuta umoristica, (si vede che è un Professore), belle parole :

•provvedimenti per affrontare l'emergenza, assicurare la sostenibilità della finanza pubblica e restituire fiducia nelle capacità del nostro Paese di reagire e sostenere una crescita duratura ed equilibrata;


•delineare con iniziative concrete un progetto per modernizzare le strutture economiche e sociali, in modo da ampliare le opportunità per le imprese, i giovani, le donne e tutti i cittadini, in un quadro di ritrovata coesione sociale e territoriale.

•di intervenire sui costi di funzionamento dei soggetti che ricoprono cariche elettive, dirigenti designati politicamente nelle società di diritto privato, finanziate con risorse pubbliche, più in generale quanti rappresentano le istituzioni ad ogni livello politico ed amministrativo, dovranno agire con sobrietà ed attenzione al contenimento dei costi, dando un segnale concreto ed immediato;


•di combattere l'evasione fiscale anche attraverso la diminuzione della soglia per l'uso del contante;

•di reintrodurre l'ICI delle abitazioni principali la cui esenzione, nel confronto internazionale, rappresenta una peculiarità, se non un'anomalia, dell'ordinamento tributario italiano;

•di ridurre il peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull'attività produttiva, finanziata da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà, che sosterrebbe la crescita senza incidere sul bilancio pubblico;

•di intervenire sulla regolamentazione del project financing in modo da dare impulso all'attività economica che coinvolga i capitali privati nella realizzazione di infrastrutture;

•di riformare le istituzioni del mercato del lavoro;

•di assicurare maggiore attenzione alle prospettive dei giovani nella convinzione che rappresentano il motore fondamentale per la crescita del Paese.

(fonte Lavoripubblici.it)
 
2 cose mi hanno colpito, perchè ben identificate - le uniche - :
 
1) re-introduzione dell'ICI sulla prima casa
2) aumento delle rendite catastali
 
Tutto il resto ?  FUMOSO
 
Chissà perchè, ma queste due forme di tassazione vanno a colpire direttamente il 75% circa degli Italiani che hanno casa propria, quindi i lavoratori ed i pensionati, non coloro che affittano la casa ;
e l'aumento delle rendite catastali va sempre a colpire quel 75% di Italiani che abitano la casa di proprietà, perchè solo per loro aumenterà il valore dell'immobile da mettere nel modello 730 od Unico. Chi affitta la casa, NO. Pertanto i proprietari immobiliari, NO
 
Bella equità non c'è che dire........

17 nov 2011

Se questo è "il nuovo ed il meglio" era meglio quando stavamo peggio

Vi chiederete, ma questo qui non c'ha un ..zzo da fare che mettere tutti 'sti profili ? E' vero, ma sono talmente nausato dall'aver letto da chi saremo governati che Vi pongo queste riflessioni.

Vi rendete conto che ci lamentavamo per i nostri politici infognati a Roma, magari con un loro lavoro di libero professionista e poi leggiamo i curricula di questi Signori. Con doppi, tripli, quadrupli incarichi e tutti ben retribuiti e che aggiungeranno a questi i compensi governativi ?

Vi rendete conto di cosa ci stanno propinando ? Una media d'eta di 63 anni (sessantatre) Matusalem al Governo. Rinnovamento ???????????

Vi rendete conto che le elezioni sono state vinte da liste appartenenti al centro/destra, con un Governo che non è stato sfiduciato e questi mi mettono un Governo nel quale almeno la metà dei componenti sono dichiaratamente di sinistra ? Che hanno già lavorato in Governi di sinistra ?

Alla faccia delle scelte del Popolo. Questo è un golpe bianco.

Vi rendete conto che non c'è più un accenno al federalismo ? Qui torniamo indietro di 20 anni.

Questi magna magna universitari ( ma un tecnico deve per forza essere un professore universitario ?)
Tecnico è anche un idraulico, un meccanico, un macellaio, un agricoltore.......gente che ha sudato, non questi che hanno ricoperto incarichi in precedenti Governi oppure che sono ancora nei Consigli di Amministrazione di Società che hanno interessi diretti nelle decisioni del Governo.

Ma adesso non esiste più il problema del "conflitto di interessi". ?
Rileggetevi i curricula, leggete i nomi delle Società nelle quali questi Signori fanno parte dei Consigli di Amministrazione od altri organismi, tipo Collegi Sindacali od altro e ditemi, urlatemi, che non esistono conflitti di interesse.

Povera Italia. Qui sì che abbiamo toccato il fondo (almeno spero).
Altro che dire "pena" al Governo Berlusconi, questi mi fanno pena prima ancora di aver iniziato a lavorare.....lavorare...eufemismo per questi qui......

Mario Monti

Sessantotto anni, lombardo, per dieci anni commissario europeo, Mario Monti - neopremier con l'interim per l'Economia - è considerato uno dei più autorevoli economisti italiani. Ma è soprattutto il rigorista e il tecnico "duro e puro" che non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di difendere il mercato dalle distorsioni della concorrenza, nemmeno se ha di fronte i maggiori colossi dell'industria.
Nato a Varese il 19 marzo del 1943, Monti si laurea alla Bocconi nel 1965; dopo un periodo passato negli Stati Uniti, dove si specializza a Yale studiando con il futuro premio Nobel James Tobin (quello della Tobin tax sulle transazioni finanziarie), comincia a insegnare all'Università di Torino nel 1970. Quindici anni dopo diventa professore di Economia politica alla Bocconi, dove assume l'incarico di rettore dell'Istituto di Economia Politica. La sua competenza ne fa un candidato ideale per incarichi tecnico-istituzionali: se ne accorge nel 1994 Silvio Berlusconi, appena insediatosi a palazzo Chigi, che lo indica come commissario europeo.
A lui vanno le deleghe per il mercato interno, i servizi finanziari e la fiscalità. Monti mantiene un profilo di assoluta indipendenza, tanto che quando arriva la scadenza, viene riconfermato come commissario europeo dal governo di centrosinistra guidato da Massimo D'Alema ("dal dottor Monti mi sento ben rappresentato a Bruxelles" aveva detto pochi mesi prima): questa volta gli viene affidata la delega per la concorrenza. E' sotto la sua direzione che la commissione europea avvia un procedimento contro Microsoft sfociato in una multa record di 497 milioni di euro inflitta al colosso di Bill Gates per aver violato le norme antitrust. Altro risultato ottenuto dal paladino della concorrenza , lo stop alla fusione tra General Electric e Honeywell nel 2001.
Nel 2004, Berlusconi , tornato nel frattempo a Palazzo Chigi, decide di non rinnovargli l'incarico, preferendogli Rocco Buttiglione, poi stoppato dal Parlamento europeo per le sue affermazioni anti-gay. Dalle colonne del Corriere della Sera, Monti, che oggi conserva la carica di presidente della Bocconi, conduce una triplice battaglia per il mercato, le liberalizzazioni e il rigore dei conti pubblici. Sua l'idea, lanciata quando l'emergenza era lontana da venire, di porre un tetto ai rendimenti dei titoli di Stato, per evitare che il debito si autoalimentasse. E suo l'editoriale di qualche giorno fa in cui chiedeva al premier di concentrarsi sul risanamento piuttosto che puntare a "un successo elettorale a tutti i costi per la Sua parte politica, ma in un Paese sempre più populista, distaccato dall'Europa e magari visto come responsabile di un fallimento dell'integrazione europea". L'Europa lo vede come l'uomo che può tirare l'Italia fuori dal caos perché sa che Monti non concepisce un 'Italia fuori dall'Europa. Come dimostra questa citazione riportata da "wikiquote":
"Il giorno dopo la mia nomina Marco Pannella, che peraltro ho in forte simpatia, organizzò una conferenza stampa per sostenere che 'con Monti avevano vinto i poteri forti'. La presi a ridere e quando un giornalista mi chiese un commento dissi che di poteri forti non ne conoscevo. Tranne uno, l'Europa e oggi mi fa piacere aver contribuito a renderlo più forte".

Antonio Catricalà

Il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, torna a Palazzo Chigi dove è già stato segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Sposato, due figlie, Catricalà è stato fino ad oggi Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ruolo ricoperto dal 9 marzo 2005. Il suo incarico all'Antitrust sarebbe terminato a marzo 2012, momento in cui, secondo le sue stesse parole, avrebbe puntato a "rindossare la toga", tornando quindi alla sua lunga carriera di magistrato e giurista.
Nato a Catanzaro il 7 febbraio 1952, a ventidue anni si è laureato con lode in legge a Roma ed è stato nominato, a seguito di concorso, assistente di Pietro Rescigno (La Sapienza - Facoltà di Giurisprudenza), di cui era stato studente. Per due anni ha studiato economia, sociologia, storia e scienza dell'amministrazione presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma, dove è stato allievo di Federico Caffé. A ventiquattro anni ha vinto il concorso in magistratura ordinaria e ha superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense. Ha vinto i concorsi per procuratore dello Stato e, a ventisette anni, per avvocato dello Stato. Nel 1982 ha vinto il concorso per consigliere di Stato. Dal 2006 è Presidente di sezione del Consiglio di Stato in posizione di fuori ruolo.
Presidente e componente di collegi amministrativi, ha collaborato con l'Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato Capo di Gabinetto e consigliere giuridico nei Ministeri. E' stato segretario generale dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il 18 novembre 2010 è stato designato dal consiglio dei ministri presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo, prima che le Commissioni parlamentari esprimessero il parere sulla sua nomina.

Andrea Riccardi

Se l'obiettivo era quello di premiare l'esperienza, Andrea Riccardi, neoministro alla cooperazione internazionale, è certamente l'uomo giusto al posto giusto.
Fondatore della comunità di Sant'Egidio, diffusa in 73 paesi del mondo con larga presenza in Africa e America Latina, con progetti innovativi proprio nel campo della cooperazione internazionale, Riccardi gode di grande stima all'estero. Basti pensare che la rivista americana Time nel 2003 lo ha inserito nell'elenco dei 36 "eroi moderni" d'Europa, che si sono distinti per coraggio professionale e impegno umanitario. Ma non solo: è stato uno dei pochi non politici a ricevere il prestigioso premio Carlo Magno, attribuito a chi si è distinto nella promozione di un'Europa Unita e nella diffusione di una cultura di pace e dialogo. Premio ottenuto negli anni da De Gasperi, Churchill, Ciampi e Angela Merkel.
Romano, classe 1950, professore di fama internazionale, oltre che uno dei laici piu" autorevoli nel panorama religioso, Riccardi è ordinario di Storia Contemporanea alla Terza Università degli Studi di Roma. E' uno studioso della Chiesa in Età moderna e contemporanea, ma anche del fenomeno religioso nel suo complesso. Tra le sue più recenti pubblicazioni, la Biografia di Giovanni Paolo II del 2010 per le Edizioni San Paolo, poi tradotta in dieci lingue.
Con la Comunità di Sant'Egidio, fondata insieme con un gruppo di studenti del liceo romano Virgilio, è stato sempre in prima linea per la giustizia sociale, i diritti degli ultimi, la pace, portando avanti in oltre quarant'anni di impegno numerosi progetti di sviluppo per il Sud del mondo. Ha avuto un ruolo di mediazione in diversi conflitti e ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni paesi, tra cui il Mozambico, il Guatemala, la Costa d'Avorio.
Schivo e riservato, (poche le interviste concesse negli ultimi anni) Riccardi ha firmato spesso articoli su giornali e settimanali. "Senza una rivolta morale - ha scritto a luglio di quest'anno su Famiglia Cristiana- l'Italia non ha futuro". Un articolo nel quale neo ministro della cooperazione si soffermava sulle responsabilità dei politici ("non hanno ridotto i privilegi") ma non solo. E sottolineava: "Non c'é futuro senza storia; soprattutto in Italia, ricca di vestigia e di monumenti. Ma la cultura umanistica e la storia sono poco considerati".