3 dic 2011

INTERVISTA A NIGEL FARAGE


Al parlamento europeo, come in tutte le istituzioni del mondo, non si può fumare. Ma in una piccola stanza al quarto piano di rue Wiertz 60, nell'edificio che l'europarlamento ha intitolato ad Altiero Spinelli, questa regola non vale. Qui, tra una enorme bandiera inglese, una bara a dimensioni reali con stampato il simbolo dell'euro e una caricatura di Van Rompuy (presidente del Consiglio europeo, ndr ), siede il deputato inglese Nigel Farage, ultras degli euro scettici a Bruxelles.
Farage, lingua tagliente con sarcasmo tipico degli inglesi, ha acquisito una certa notorietà anche in Italia dopo il suo celebre j'accuse pronunziato contro i tecnocrati europei nel celebre discorso del 16 novembre scorso. Appena ci sediamo per l'intervista, subito si accende una sigaretta e sorridendo mi dice: «Qui si può, in questo ufficio c'è libertà!
This is a free zone . Lei non solo può, ma deve fumare».
Mr. Farage, lei nel suo intervento di qualche settimana fa, ha detto che non vuole vivere in un'Europa dominata dalla Germania. Ma è davvero quello che sta avvenendo?
«Oggi le posizioni apicali qui a Bruxelles sono rappresentate da uomini come Barroso, Van Rompuy e anche Mr. Juncker, (presidente del Gruppo dell'Eurozona, ndr ).
Nessuno di loro è stato eletto e nessuno ha la legittimità e l'autorità per governare e prendere decisioni che influenzano in modo definitivo la vita degli Stati sovrani. Sono persone di basso profilo, di bassa qualità, gente che non ha lasciato il segno nemmeno nel proprio Paese, non hanno capacità di leadership. I tedeschi stanno perseguendo una politica che distruggerà le economie di parecchi altri Paesi europei».
Lei ha detto che Berlusconi è stato destituito dai burocrati dell'Ue, come Papandreu. Berlusconi avrebbe dovuto resistere a questo «golpe finanziario»?
«Penso che Berlusconi sia stato il vostro leader abbastanza a lungo, e che oramai fosse arrivato il momento di andare via, ma solo perché va così. È successo alla Thatcher e ora è successo a Silvio, è normale. Ma è strano che sia stato sostituito (o destituito) da Monti, che non faceva nemmeno parte del Parlamento e ora è senatore. Questo signore ha formato un governo senza nemmeno un politico eletto. Penso che sia una delle cose più incredibili per un grande Paese occidentale come l'Italia. È assurdo! Non riesco a capire perché i politici italiani non stiano a gridare. I vostri politici dovrebbero dire che il governo democratico è stato esautorato. È così che iniziano le dittature, se lo ricordi caro Parenzo... Nel Regno Unito non sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere.
E cosa poteva fare Berlusconi?
«Non capisco perché abbia accettato il governo Monti. Certo, il vostro premier era indebolito dal fatto che fosse alla fine del suo ciclo, ma, a parte Berlusconi, la maggioranza dei parlamentari italiani si sarebbero dovuti alzare a protestare e avrebbero dovuto dire che è inaccettabile. Ci è stato imposto dalla Merkel e da Van Rompuy. Siete governati da un fantoccio scelto da una potenza straniera. Avete rinunciato alla democrazia e avete dato a questa gente un potere eccessivo. Monti dice che ha bisogno di essere il leader solo per 18 mesi, ma potrebbero essere anche 18 anni. Una volta che avete accettato questo principio, cosa può fermarlo?»
Però Monti dice che metterà a posto i conti pubblici italiani, farà la riforma delle pensioni.
(Una sonora risata anticipa la sua risposta ). «Sì, farà ciò che il suo capo tedesco gli dirà di fare. È la verità...»
Qual è il ruolo di Sarkozy?
«Sta lì, col petto gonfio, ma non lo sa nemmeno lui... è la Merkel a manovrarlo, come un piccolo fantoccio lo tiene buono dentro una tasca dei suoi tailleur».
Cosa pensa della vita privata di Berlusconi? Quei fatti hanno contribuito ad indebolirlo?
«Ne sono estremamente invidioso. A parte gli scherzi, mi dispiace molto non essere mai stato invitato ad una delle sue feste! Scherzo, ma non dimentichi che conosco l'Italia abbastanza bene. Ho avuto un'agenzia a Milano per diversi anni. Ho conosciuto molto bene il mercato italiano. Nessun Paese europeo ha sofferto tanto l'instabilità politica fino al 1995. I governi cadevano continuamente, mentre Berlusconi ha portato stabilità. Bisogna fargli i complimenti per questo!»

Passera, ex banchiere, è oggi il plenipotenziario del ministero allo Sviluppo economico. Sarebbe possibile in Inghilterra?
«Dubito che sarebbe possibile. Sarebbe un incubo. È stato ovvio dall'inizio che Grecia e Portogallo non sarebbero mai sopravvissute con l'Euro. Ma l'Italia ha bisogno delle svalutazioni competitive e i mercati dei tassi di interesse suggeriscono che l'Italia non si confà molto ad un modello in cui la Germania domina. Penso che nel vostro Paese dobbiate discutere sul vostro futuro: nell'Euro o no? Un dibattito serio dovrebbe avviarsi immediatamente».
Voi avete la regina, noi abbiamo Giorgio Napolitano...
«Napolitano è colpevole, perché lui, come presidente, ha consentito questo abuso della democrazia. Non è in grado di essere il vostro presidente. Il suo ruolo di presidente è di difendere la Costituzione, e ha fallito nel farlo. Dovreste licenziarlo».
Licenziarlo? Ma che dice? Non si può, mica è un dipendente della Lehman Brothers.
«Ho detto proprio così. Licenziate Napolitano. È complice di questo delitto alla democrazia. Dio salvi la regina... Arrivederci, ora ho da fare. Devo preparare un documento su questi farabutti europei».

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