17 mag 2010

TESI

Spero di non incorrere in qualche sanzione, ma avrei deciso di girare per i forum e "prendere" quelle tesi o teorie che mi sembrano interessanti, citando naturalmente l'autore delle stesse.

La prima è di MM (MisterMib). Si parla di put and call  :

se qualcuno fosse stato piu' "perspicace" avrebbe osservato che siamo in periodo di dividendi.......i dividendi in questi passaggi sono "la chiave" per spiegare tutto, con i relativi arbitraggi tra future e cash.....

Come tutti sappiamo, il future non è altro che l'indice spot, a cui va sommato il "carry", ovvero il c.d. costo di finanziamento della posizione, che non è altro che il tasso d'interesse da pagare, detratti i dividendi espressi in punti indice.........fine della storia........
Questo vuol dire che in ogni istante, ad un certo valore dell'indice corrisponde il valore "fair" del future, ovvero il suo esatto valore teorico......quando non è cosi', perchè ad esempio si ha una situazione di "fast market",intervengono le macchinette (prima c'era l'"omino", il c.d. monkey trader)......se il cash è "a sconto", si compra il basket di titoli e si vende il future (qualcuno forse non lo sa, ma ad ogni future corrispondono un certo numero esatto di azioni dell'indice), se è il contrario si fa il "reverse cash&carry", vale a dire si vende il cash e si compra il future........

Tutto questo cosa c'entra?????? C'entra tantissimo,anzi è la base della spiegazione sulla quale vi siete tanto arrovellati.........si è detto che il future corrisponde a spot+tassi-dividendi........il valore dell'indice è noto,i tassi sono noti,i dividendi anche.......ma allora per quale motivo in questo periodo esplodono gli arbitraggi,che portano poi,e spieghero' il perchè, a quei passggi di future???

I dividendi sono noti,ma il trattamento fiscale degli stessi è diverso a seconda del Paese in cui i dividendi sulle azioni italiane vengono percepiti.....questo porta ad una situazione di disallineamento tra i diversi operatori su quella che è la "base" del future,vale a dire che per un arbitraggista italiano il valore della base puo' essere corretto a -500, mentre per un estero che prende i dividendi pieni magari è 100 punti piu' bassa.....questo fa si' che siano nel periodo ci siano un sacco di arbitraggi sul mercato giorno per giorno tra l'altro l'aumento di vola ha fatto il resto).....

Cosa succede dopo????....è vero che gli arbitraggi sono operazioni chiuse per definizione e dunque prive di rischio, ma è anche vero che i "book" dei traders non sono infiniti,ed arrivano ad un certo punto che si devono "sgonfiare"........

Esiste un mercato OTC che viene chiamato EFP (Exchange For Physical) dove gli arbitraggisti si scambiano proprio "la base", ovvero la differenza tra future ed indice a fronte di basket di azioni........è li' che si ribilanciano tra di loro le posizioni, ed è in quel momento che avvengono i passaggi di future da botte da 1000, dove se io ho venduto 1000 futures contestualmente ho comprato dalla controparte l'equivalente in azioni, e viceversa............

Il discorso non è banalissimo,ma funziona cosi'..........

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